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vari kataweb: Tolleranza e pazienza con gli alunni più difficili

La Corte di cassazione «boccia» un professore

31/01/2008
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Kataweb

ROMA. I professori devono ricorrere a tutta la loro «pazienza e tolleranza, e alle specifiche conoscenze psicopedagogiche», per affrontare le ore di lezione con gli allievi «difficili» e turbolenti. Lo ha stabilito la Cassazione che ha giudicato prive del requisito della «giusta causa» le dimissioni di un insegnante di lettere del «Conservatorio S.Annunziata» di Firenze, Massimo C., contrario ai «metodi soft» che i suoi colleghi intendevano usare nei confronti di un allievo superagitato. L’insegnate ha quindi perso il diritto all’indennità di 3 mila euro. Il ragazzino - proveniente da un orfanatrofio brasiliano, con alle spalle cinque anni di vita nelle favelas prima di essere adottato da una famiglia fiorentina - aveva mostrato un «carattere aggressivo» e compiuto «episodi gravi» (aveva rinchiuso la classe e gettato via la chiave, dato un calcio a un professore rivolgendogli espressioni triviali, scagliato un barattolo di vernice contro una cassettiera, agitato un ombrello contro un altro docente). Il professore chiese provvedimenti disciplinari. Ma tutto il corpo docente, con una psicologa, decise «di tenere in classe l’allievo scalmanato, allontanandolo solo nelle ultime ore», che così migliorò.


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