Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Vibo: La Cgil lascia a "casa" i piagnistei e scende in piazza in nome dei diritti dei lavoratori

Vibo: La Cgil lascia a "casa" i piagnistei e scende in piazza in nome dei diritti dei lavoratori

E dallo slogan alla "sveglia" il passo è stato compiuto ieri dal direttivo della Flc Cgil

29/04/2011
Decrease text size Increase text size
Gazzetta del Sud

 

Stefania Marasco
In viaggio verso lo sciopero del 6 maggio. Una marcia senza soste, quella che impegna la Cgil che ha lanciato la sfida.
Un appello a lasciare a casa il vittimismo per diventare protagonisti di una lotta in nome di lavoro, fisco, welfare, pensioni. "Se ci 6 vieni con noi" lo slogan. E dallo slogan alla "sveglia" il passo è stato compiuto ieri dal direttivo della Flc Cgil che si è riunito al 501 hotel – durante la riunione alla quale erano presenti il nuovo responsabile regionale comparto dirigenti scolastici Flc Cgil Antonello Scalamandrè e Raffaele Mammoliti della segreteria regionale, sono stati eletti il neo presidente della Flc Cgil Fortunato Frezza e il vicepresidente Maria Antonia Silvaggio. Una mattinata di confronto e organizzazione – presenti i segretari nazionale e regionale Domenico Pantaleo e Gianfranco Trotta – aperta dal segretario provinciale Teresa Procopio che, senza se e senza ma, ha fatto il punto sulla situazione nazionale. Crisi e lavoro, la "mannaia" del Governo sulla scuola. L'sos di un mondo che cammina a passo di gambero. «É inutile lamentarci continuamente – ha chiosato – e dare sempre la colpa agli altri, adesso tocca a noi, non possiamo e non dobbiamo permettere a nessun Governo di minare i diritti fondamentali frutto di tante battaglie e conquiste sociali». Ergo, basta ai burattini e ai burattinai. «Se non ci svegliamo – ha aggiunto – e facciamo sentire la nostra voce arriverà anche il nostro turno e a voglia a piangerci addosso». Non si accettano più scuse, insomma, e la Cgil ha chiesto di diventare protagonisti del cambiamento. Un cantico del Gallo silvestre. Suonato per scendere in piazza, dove il sindacato dà appuntamento per il 6 maggio – il corteo partirà alle 9,30 dalla sede della Cgil per giungere al Municipio dove si terrà la manifestazione. Uno sciopero per ripartire in primis dall'istruzione. «Un buon governo – ha ribadito – deve avere rispetto della scuola che non è nè di destra nè di sinistra: è laica, luogo di pluralismo del sapere e dell'integrazione». Questo l'appello lanciato dalla segretaria che non ha risparmiato critiche ai colleghi di Cisl e Uil, una dose "rincarata" nelle conclusioni da Pantaleo. La chiamata, insomma, è arrivata. Contro la crisi, per dare risposte ai tanti precari e ad una società al collasso. Un lungo elenco, ripercorso, attraverso tagli e riforme e in nome dei valori, dello sviluppo. Sviluppo che deve trovare il sindacato in prima linea. Nonostante il momento difficile, che ha visto il sindacato nel recente passato "avvolto" su se stesso, a partire dalla sfiducia al segretario generale Donatella Bruni. A lei un pensiero da parte di Rosario Starteri. Stima nei suoi confronti e il ricordo di «una decisione sofferta» ma inevitabile, e l'invito ad andare avanti. Invito ripreso da Pantaleo che ha ribadito la funzione del sindacato. Uniti nella sfida. Che dà appuntamento al 6 maggio.