Vicepresidi, salta la cancellazione degli esoneri.
Confermati quelli dell’anno scorso
Alessandro Giuliani
All’ultimo momento, nel giorno d’avvio dell’anno scolastico 2015/16, salta la cancellazione degli esoneri dei vicari dei presidi, prevista dalla Legge di Stabilità.
“È risolto il nodo dell’esonero dall’insegnamento per i vicari dei dirigenti scolastici”, ha detto, il 1° settembre, ai microfoni del Tg1 della sera il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.
“Si tratta di una buona notizia che accompagna l’avvio ufficiale del nuovo anno scolastico – ha proseguito Giannini - d’accordo con il Ministero dell’Economia consentiremo di confermare l’esonero dall’insegnamento a un vicario per attività di supporto ai dirigenti scolastici alle scuole che lo avevano lo scorso anno”.
Si risolve quindi, ad una manciata di giorni dall’avvio delle lezioni, il problema che forse più di tutti avrebbe messo in crisi l’organizzazione degli oltre 8.500 istituti scolastici italiani. Resta ora da capire, dove Miur e Mef abbiano trovato le risorse per coprire il risparmio previsto dalla ex Legge Finanziaria approvata lo scorso 23 dicembre.
In ogni caso, anche se non è da escludere che i fondi - che per legge vanno comunque mantenuti - siano stati sottratti allo stesso comparto Istruzione, quel che importa in questo momento è che le scuole – ricordiamo che più di 2mila andranno in reggenza – anche quest’anno potranno contare su un figura professionale in moltissimi casi indispensabile per il buon andamento scolastico e dell’intera struttura formativa.
C’è, però, un altro aspetto da considerare, che 'La Tecnica della Scuola’ e pochi altri addetti ai lavori avevano comunque da tempo previsto: a favorire la conferma dei vicari dello scorso anno è stata la presa di coscienza, da parte dell’amministrazione, che l’organico funzionale, da cui si ricaveranno anche i collaboratori del dirigente scolastico nella scuola della riforma, tarderà ad arrivare. Le scuole, in pratica, non potevano autogestirsi per diversi mesi. Così, è stata fatta la cosa più logica: quella che sindacati e dirigenti stessi chiedevano da tempo.