Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Calabria » Cosenza » A Cosenza i precari della scuola contestano i provvedimenti del governo

A Cosenza i precari della scuola contestano i provvedimenti del governo

Resoconto assemblea della FLC Cgil regionale e provinciale e della Camera del Lavoro CGIL di Cosenza e Castrovillari.

17/09/2008
Decrease text size Increase  text size

Il personale precario di ogni ordine e grado della provincia di Cosenza, la FLC Cgil regionale e provinciale e la Camera del Lavoro CGIL di Cosenza e Castrovillari riuniti in assemblea presso l'ITC Cosentino di Rende contestano il tentativo del governo di stravolgere l'organizzazione educativa e didattica della scuola.

Il ministro Gelmini e il governo non tengono conto delle reali esigenze delle famiglie e degli studenti oltre che dei tanti precari che da anni, e spesso anche da decenni, assicurano un eccezionale servizio nelle nostre scuole e che per una visione meramente ragionieristica del ministro Tremonti, vedono sfumare la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato.

Non è con i tagli che si possono risollevare le sorti di una scuola che ha bisogno di ben altri correttivi.

L'azione governativa tende a minare le basi di una scuola pubblica che fino ad oggi ha garantito il diritto di accesso a tutti, mentre secondo la logica di questo governo l'istruzione non è più un diritto per tutti, ma un privilegio per pochi.

La soluzione per garantire una scuola di qualità è abbastanza semplice: privatizzare la scuola italiana tagliando ogni risorsa alla scuola pubblica.

Contro questa scellerata e miope operazione distruttiva della scuola pubblica invitiamo il mondo della scuola alla mobilitazione in difesa della libertà di insegnamento e dei diritti dei lavoratori.

Si ritiene indispensabile

  • il ritiro del ddl n. 953/2008 Aprea;

  • l'eliminazione di tutte quelle norme, presenti in leggi e decreti vari, come il dl n. 112/2008

Pertanto le nostre rivendicazioni riguardano i seguenti punti

  • la difesa del carattere statale della scuola;

  • l'opposizione al disegno di aziendalizzazione della scuola;

  • la difesa dello stato giuridico professionale degli insegnanti e il rifiuto di ogni meccanismo di carriera pseudo-meritocratica;

  • la difesa della libertà di insegnamento;

  • l'assunzione di tutti i precari e il superamento del precariato;

  • il rifiuto di una deriva regionalistica dell'istruzione;

  • l'opposizione ai tagli di cattedre e di finanziamenti;

  • la difesa del tempo,scuola, normale, pieno e prolungato ;

  • la difesa dell'obbligo scolastico;

  • la salvaguardia dell'insegnamento di sostegno e del diritto all'istruzione per tutti.

Roma, 17 settembre 2008

Tag: organici, tagli