La Mediterranea si mobilita
La protesta degli studenti contro il DDL Gelmini interessa anche l'Università degli Studi di Reggio Calabria.
Lo stato di agitazione che ha coinvolto tiepidamente l’Ateneo della Mediterranea nei mesi estivi è esploso questo pomeriggio alle ore 16,30, quando, in seguito ad una partecipata assemblea, le studentesse e gli studenti hanno occupato l’Aula Magna di Ateneo Antonio Quistelli.
"La forma di protesta adottata dagli studenti - si legge nel comunicato diffuso dal Collettivo UniRc-AiR - assume nel nostro territorio una duplice valenza: da una parte l’adesione alla protesta generalizzata che si sta attuando nel paese; dall’altra, la necessità di un segnale forte alla cittadinanza reggina, dal momento che a seguito dei tagli introdotti dalla “riforma” Gelmini, le dinamiche sociali, economiche e occupazionali, che la presenza dell’Università ha innescato negli anni, subirebbero una grave battuta d’arresto".
Con l'approvazione del Disegno di Legge, prosegue il comunicato, "si andrà a spianare il rafforzamento delle baronie e istituzione del Super Rettore. Per questo gli studenti reggini, insieme a tutti gli studenti italiani, manterranno lo stato di agitazione, coerentemente con quanto dichiarato dall’Ateneo a luglio, pretendendo il ritiro del ddl, a favore di una discussione orizzontale che possa introdurre dei reali cambiamenti nel sistema della formazione. Alla nostra università, invece, chiediamo il blocco della didattica di tutto l’Ateneo sino a quando le Camere non si saranno pronunciate in merito. Inoltre, chiediamo un riassetto totale dell’organizzazione dell’Università, che sia improntata su criteri di trasparenza e partecipazione".