Scuola, a settembre migliaia di precari negli istituti modenesi
Sul fronte sanitario urgenti provvedimenti per non compromettere l’anno.
A cura della FLC CGIL Modena
Il prossimo anno scolastico vedrà ancora una massiccia presenza di personale docente precario. Infatti su un totale di 1.924 posti liberi su tutte le scuole di Modena e provincia dall’infanzia alle superiori, andranno coperti con personale di ruolo 860 posti. I restanti 1.064 posti, a cui si aggiungono 900 posti di sostegno in deroga e circa 1.000 altri posti tra cattedre intere e spezzoni, saranno coperti con incarichi annuali a tempo determinato, per un totale di 2.964 posti.
In pratica, ciò vuol dire che anche il prossimo anno scolastico nelle scuole modenesi 1 docente su 4 sarà precario. Un aspetto positivo potrebbe essere rappresentato dal fatto che stando al calendario ipotizzato dal Ministro sia le immissioni in ruolo che il conferimento degli incarichi annuali dovrebbero avvenire per l’inizio delle lezioni.
Anche rispetto al personale Ata la situazione non è molto diversa e a fronte di 497 posti liberi, 211 sono quelli che saranno coperti da personale di ruolo, mentre i restanti, a cui si aggiungono altri posti interi e spezzoni orari, per un totale di 436 saranno coperti da personale precario.
Nonostante gli impegni dei vari ministeri, la scuola modenese ma più in generale quella italiana, continua a essere retta grazie al personale precario.
Va inoltre detto che i contingenti di personale definiti a livello ministeriale sono comunque insufficienti per far fronte all’annoso problema delle “classi pollaio” e alla indispensabile riduzione del numero di alunni per classe.
A fronte di una situazione sanitaria fortemente incerta, per garantire un ritorno in classe in presenza e in sicurezza il prossimo anno, è necessario da parte del Ministero dell’Istruzione l’assegnazione alle scuole di un contingente di organico aggiuntivo “covid”.
Estrema preoccupazione suscita anche la situazione dei trasporti che rischiano di essere ancora insufficienti e di continuare ad alimentare quindi incertezze e criticità.
Rispetto al dibattito sull’obbligo vaccinale, è importante ricordare che l’86% del personale scolastico a livello nazionale ha completato i 2 cicli di vaccinazione, dimostrando un altissimo senso di responsabilità. Sul personale che ancora non si è vaccinato, la FLC ritiene che, pur non escludendo a priori il ricorso all’obbligo vaccinale, si possa prima considerare l’opportunità di un green pass scolastico come strumento di incentivo.
Più in generale, è necessario mettere in campo ogni sforzo per avvicinare tutti coloro che – studenti o personale – ancora non hanno prenotato il vaccino anche attraverso campagne specifiche di informazione al fine di poter iniziare l’anno con quanta più gente vaccinata possibile.
Infine, la FLC ritiene altrettanto importante ogni iniziativa di prevenzione a partire da una campagna di screening a tappeto prima dell’inizio dell’anno scolastico, e da ripetere ciclicamente durante l’anno, per monitorare e contenere l’andamento dei contagi nelle scuole.
A fronte del perdurare dell’emergenza sanitaria e delle tante criticità che rischiano ancora una volta di compromettere l’ennesimo anno scolastico, è indispensabile individuare a livello nazionale e locale, tutti gli strumenti utili a garantire la scuola in presenza e in sicurezza. Per questo motivo la FLC CGIL chiede con urgenza l’avvio di tavoli di confronto tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione del sistema scolastico.