Contrattazione di scuola: Ravenna, dirigente scolastica condannata per comportamento antisindacale
La FLC CGIL si è affidata alle vie legali per mettere un freno alle velleità unilaterali che la dirigente aveva messo in pratica durante i tavoli di contrattazione d’istituto.
A cura della FLC CGIL Ravenna
Il Tribunale di Ravenna ha dato ragione alla FLC CGIL Ravenna che lo scorso aprile ha depositato un’istanza per comportamento antisindacale nei confronti della dirigente scolastica di un liceo della provincia. Il decreto del Tribunale di Ravenna.
La FLC CGIL, assistita dalle avvocate Federica Moschini e Laura Martini, si è affidata alle vie legali per mettere un freno alle velleità unilaterali che la dirigente scolastica aveva messo in pratica durante i tavoli di contrattazione d’istituto. Nonostante l’accoglimento favorevole, al ricorso della FLC CGIL, da parte della Commissione per la richiesta di accesso ai documenti amministrativi istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la dirigente ha rifiutato di fornire i dati relativi agli importi individuali e ai nominativi dei destinatari dei compensi individuali di tutto il personale scolastico. Su tale punto, il Giudice rimarca come solo mediante l’esatta conoscenza dei meccanismi di spesa dei fondi in questione, la Cgil può essere in grado di svolgere la propria funzione. Il Giudice sottolinea che il pieno accesso ai documenti va confermato e sanzionata la dirigente per condotta antisindacale.
Tra gli elementi contestati dalla FLC CGIL c’è anche la non corretta ed esaustiva verbalizzazione dei ben 13 incontri che si sono svolti al tavolo delle trattative. Anche su questo punto il Giudice dà ragione alla CGIL riconoscendo una lesione all’attività sindacale. Inoltre perché vi sia la piena funzionalità degli incontri e il rispetto delle prerogative sindacali, è necessario che vi sia l’invio preventivo per tempo di tutta la documentazione relativa alla contrattazione di istituto per consentirne l’esame. Anche su questo punto il Tribunale ha dato ragione alla FLC CGIL che ha contestato l’invio parziale della documentazione a ridosso degli incontri.
In conclusione il giudice Bernardi ordina alla dirigente del liceo la cessazione della condotta antisindacale, la consegna della documentazione richiesta e di assicurare normali canoni di preventiva comunicazione e formalizzazione in tempo reale e condivisa dei verbali degli incontri.
“Siamo molto soddisfatti della sentenza del giudice del Lavoro di Ravenna - riferiscono dalla segreteria della FLC CGIL di Ravenna -; la decisione rafforza il ruolo della CGIL nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola. Contemporaneamente questa sentenza ribadisce la centralità del contratto collettivo nazionale del lavoro e il ruolo della Rappresentanza sindacale unitaria di istituto. Ci auguriamo che in virtù di questa sentenza possano riprendere le corrette relazioni sindacali, che sono la prerogativa per il buon funzionamento della scuola pubblica”.