Vertenza precari: la FLC CGIL vince in appello a Trieste
Confermato il diritto di una docente precaria a vedersi riconosciuto il servizio prestato sia ai fini giuridici che economici.
Già in primo grado presso il Tribunale di Udine era stato riconosciuto alla docente, assistita dall’ufficio legale della FLC CGIL, il diritto a percepire integralmente le differenze retributive in ragione dell’anzianità maturata a seguito dei servizi svolti con contratti a tempo determinato nella scuola.
Contro questa decisione il MIUR aveva proposto appello ed ora la Corte di Appello di Trieste con la sentenza del 17 settembre 2014 ha confermato la decisione di primo grado respingendo tutte le argomentazione dell’Amministrazione.
In particolare il tribunale ha riconosciuto la validità di quanto affermato dalla Corte di Giustizia europea, ovvero che non può esservi disparità di trattamento tra lavoratori con contratti a tempo determinato e a tempo indeterminato se questi svolgono lo stesso lavoro. La Corte ha pertanto riconosciuto le ragioni rappresentate dai legali della FLC, ha riconfermato per intero la sentenza di primo grado e ha condannato il MIUR al pagamento delle spese legali.
Viene così ribadita la validità della campagna vertenziale avviata dalla FLC CGIL per l'equiparazione dei diritti tra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato.