Precari, iniziativa legale della FLC CGIL contro la reiterazione dei contratti a tempo determinato
Con questa vertenza nazionale prosegue il nostro impegno per far ritirare i tagli e stabilizzare i precari.
La FLC CGIL ha deciso di promuovere la vertenza nazionale contro la reiterazione di contratti a tempo determinato a favore del personale precario in servizio nei settori pubblici della conoscenza con almeno tre anni di servizio, al fine di ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Vertenza nazionale: chi, come, quando e soprattutto perché
La recente sentenza del Tribunale di Siena (caso di un insegnante precaria in servizio da più anni sullo stesso posto) sancisce, in attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, la funzione sociale del contratto di lavoro a tempo indeterminato e il divieto di utilizzo continuativo del contratto a termine come strumento di "precarizzazione" del mercato del lavoro.
Si tratta di una vertenza molto complessa i cui esiti non sono certi perché allo stato attuale i pronunciamenti positivi emessi dal giudice di primo grado sono pochi. Abbiamo comunque deciso di promuovere la vertenza anche alla luce di quanto dispone la recente Legge 183/10 (cosiddetto "Collegato lavoro"), sulla quale abbiamo espresso subito un giudizio negativo: questa norma sottrae diritti e tutele a tutti i lavoratori.
La legge impone, tra l'altro, l'eventuale impugnazione dei contratti a tempo determinato già scaduti, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge stessa, quindi entro il 23 gennaio 2011, e l'eventuale impugnazione dei contratti in corso entro 60 giorni dalla loro scadenza.
Non intendiamo strumentalizzare (come altri stanno facendo) questa vicenda e sopratutto non intendiamo speculare (anche economicamente) sulle legittime aspettative dei lavoratori precari e pertanto i nostri uffici legali verificheranno caso per caso il possesso dei seguenti requisiti:
- aver maturato tre anni di servizio nel comparto di riferimento;
- possedere i requisiti necessari richiesti dalla legge o dal Ccnl per ottenere l'incarico o l'assunzione a tempo indeterminato nel comparto di appartenenza.
Vogliamo evitare di esporre i lavoratori a successivi giudizi negativi e pertanto il possesso dei requisiti è indispensabile per dimostrare davanti al giudice che non c'è nessuna lesione del principio di selettività previsto dall'art. 97 della Costituzione.
Le altre iniziative messe in campo dalla FLC CGIL
Ricordiamo che questa vertenza si aggiunge a quella importantissima per la "Ricostruzione di carriera" già attivata dalla FLC CGIL per i lavoratori precari.
Infine, ricordiamo che da sempre sosteniamo che il miglioramento della qualità dei servizi della scuola passa attraverso la valorizzazione della qualità professionale dei lavoratori precari della scuola. I precari non sono un costo ma una risorsa se si vuole puntare al miglioramento del servizio scolastico del nostro Paese.
Crediamo indispensabile in questa fase, in cui il governo attacca sistematicamente i diritti dei lavoratori, utilizzare tutte le risorse e tutti gli strumenti (dalle iniziative di lotta alle vertenze legali), per sostenere le legittime aspettativedei lavoratori precari. Siamo convinti che per difendere i diritti dei lavoratori precari della scuola bisogna imporre al governo un cambio radicale delle politiche sul personale: il blocco dei taglie un piano pluriennale straordinario di stabilizzazioni.
La nostra richiesta di stabilizzare i precari, lanciata con "l'Operazione Centomila" nasce dunque dall'esigenza di garantire, senza oneri aggiuntivi per l'amministrazione, la continuità della didattica e dei servizi per migliorare le prestazioni delle istituzioni scolastiche.