Didattica in presenza: bene la regione Lazio, adesso rivedere i piani operativi delle prefetture
Comunicato stampa FLC Cgil di Roma e del Lazio.
“La FLC CGIL Roma Lazio accoglie favorevolmente la decisione della Regione Lazio di slittare il rientro in presenza delle attività didattiche negli istituti superiori del territorio regionale” – così in un primo commento a caldo il Segretario Generale dell’FLC CGIL Roma Lazio Alessandro Tatarella.
I dati comunicati in data odierna sulla diffusione del contagio e il recente studio FBK-ISS-INAIL, che evidenzia come “riattivare quasi completamente i contatti sociali e le scuole di ogni ordine e grado, come avvenuto in tarda estate, può risultare in un’onda epidemica non contenibile senza severe misure restrittive”, invitano a non abbassare la guardia nonostante i buoni dati sulle vaccinazioni e gli interventi progressivi in atto, ottenuti anche dalla mobilitazione di lavoratori, studenti e famiglie nel corso di questi giorni.
“Occorre, tuttavia, sin da oggi accelerare, come evidenziato dalla lettera unitaria di ieri 7 gennaio 2021 con le altre OO.SS. di comparto, con l’attivazione e il rafforzamento dei drive-in dedicati a studenti e personale scolastico, annunciati dalla Regione alle OO.SS. nel corso degli ultimi incontri; l’omogeneizzazione e tempestività delle procedure operative delle ASL su tutto il territorio regionale; vaccinazione volontaria in via prioritaria (per tutti gli ordini di scuola) degli alunni immuno-depressi e del personale scolastico; l’attivazione della fascia oraria unica di ingresso a scuola degli studenti della scuola superiore nella fase in cui lo stesso risulterà limitato al 50% della popolazione studentesca; possibile ricorso a mezzi privati dedicati al trasporto scolastico; attivazione di uno screening sulla casistica del contagio della fascia 0-6 e del primo ciclo di istruzione, che hanno funzionato costantemente con le attività didattiche in presenza; fornitura di mascherine FFP2 a tutto il personale scolastico, in luogo di quelle chirurgiche fin qui adottate; prevedere la differenziazione degli orari delle attività produttive, in modo da rendere quasi esclusivi per gli studenti i mezzi di trasporto nell’orario di ingresso a scuola”.
“Chiediamo l’intervento urgente dei prefetti con l’obiettivo di modificare i piani operativi accogliendo le nostre proposte, per far sì che gli studenti e i lavoratori delle scuole superiori possano tornare al più presto e in sicurezza e agli istituti comprensivi di avere la giusta e adeguata tutela nel prosieguo delle attività didattiche“.