Manovra economica del Governo, la FLC Cgil Lombardia al presidio del 25 luglio a Milano
Appuntamento alle ore 10,00 davanti alla Prefettura di Milano
Le iniziative di mobilitazione negli atenei
FLC Cgil Lombardia
FLC CGIL Lombardia aderisce alla manifestazione presidio di venerdì 25 luglio ore 10,00 davanti alla Prefettura di Milano indetto contro le politiche del governo ed in modo particolare contro le misure profondamente sbagliate che sono contenute nel decreto legge n. 112/08.
Al centro della manovra economica di Berlusconi, Tremonti, Brunetta e Gelmini vi è il taglio pesantissimo delle risorse a danno del mondo dei saperi e della conoscenza che è pari al valore di una finanziaria. Stiamo parlando di risorse tagliate pari a circa 8 miliardi di euro!
In buona sostanza, DPEF alla mano, è sulle politiche sociali che questo governo ha deciso d’intervenire per far “cassa” e fra queste scuola, università, ricerca, sanità e trasferimenti agli enti locali, ovvero viene meno la garanzia del mantenimento dei servizi minimi di pubblica utilità in uno Stato sociale proiettato nel terzo millennio.
Un taglio per la scuola in tre anni pari a 143.000 posti di lavoro ottenuti attraverso interventi “razionalizzatori” quali: l’accorpamento delle classi di concorso e quindi una maggiore flessibilità nell’impiego dei docenti, la ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola, la revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi, la rimodulazione dell’attuale organizzazione didattica della scuola primaria che determinerà nei fatti la soppressione del tempo pieno nella primaria e del tempo prolungato nella secondaria di I° grado.
L’accorpamento di importanti centri di ricerca, violando, di fatto, la loro autonomia stabilita per legge, la riduzione di risorse di circa 500 milioni di euro per i lavoratori delle università e degli enti di ricerca, la triennalizzazione degli scatti di anzianità per i docenti dell’università, la trasformazione in fondazioni delle università convertendole di fatto in istituzioni private, completano l’opera di demolizione dei settori della conoscenza nel nostro Paese.
Infine la totale insufficienza delle risorse messe a bilancio per il rinnovo dei contratti di lavoro, ampiamente scaduti, dei Dirigenti Scolastici, dei docenti e del personale ATA sono una vera provocazione per tutti i lavoratori della conoscenza.
Respingiamo in maniera assoluta queste scelte così come le volgari accuse nei confronti dei docenti di origine meridionale esternate dal Ministro U. Bossi che mirano a smantellare il modello del sistema nazionale d’istruzione a favore di un fantomatico modello “padano”.
Invitiamo tutti i lavoratori a mobilitarsi per dire no a tutte queste scelte partecipando al presidio di Venerdì 25 luglio nella consapevolezza che sono ormai divenuti maturi i tempi per una grande mobilitazione generale contro questo governo e le sue sempre più chiare scelte antipopolari.
Milano 23 luglio 2008