Delega legge 107/15 su inclusione e formazione dei docenti, se ne è discusso a Termoli
Ad organizzare l’appuntamento la FLC CGIL Molise e l’associazione professionale Proteo Fare Sapere.
A cura della FLC CGIL Molise
Incontro molto partecipato, quello di venerdì 24 febbraio 2017 a Termoli presso il Liceo Artistico “Jacovitti” sul tema della formazione dei docenti e sulla delega riguardante l’inclusione scolastica.
La presentazione dell’iniziativa è stata fatta da Maria Citro, vicepresidente di Proteo Fare Sapere Molise, che ha tracciato nel suo intervento gli ambiti entro i quali è stato organizzato il seminario sottolineando l’importanza e l’attualità del tema e mettendo in evidenza il ruolo che Proteo svolge come soggetto qualificato per la formazione del personale docente.
Pino La Fratta, Segretario generale FLC CGIL Molise, ha relazionato sul tema: “Lo schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”. Nel suo intervento, pur rilevando l’esigenza, avvertita da tutti, di migliorare il sistema, ha sviluppato analiticamente i diversi arretramenti previsti in tale decreto, anche rispetto alle buone pratiche esistenti nelle scuole.
Sergio Sorella, Presidente nazionale Proteo Fare Sapere ha affrontato il tema: “Il Piano nazionale di formazione dei docenti e l’inclusione scolastica” sottolineando il drastico irrigidimento del sistema di formazione che si è determinato con la legge 107/15, la quale imponendo una visione fortemente gerarchica, non decisa dalle singole scuole, trasforma la formazione in obbligo normativo distante dalle esigenze dei docenti e degli alunni.
Sono poi intervenuti alcuni docenti che hanno portato testimonianze ed hanno rilevato contraddizioni nella delega in discussione in Parlamento. Costanza Crafa, docente scuola primaria, ha sottolineato, attraverso le esperienze didattiche fatte, la necessità di coinvolgere l’intera classe nell’integrazione dei disabili; Natascia Maselli, docente di sostegno scuola secondaria II grado, ha affrontato le gravi incongruenze che si determinerebbero con la delega presentata dal Governo e la necessità di salvaguardare le esperienze positive che si stanno realizzando nelle scuole; infine, Savino Di Palma, docente di sostegno scuola secondaria I grado ha nesso in evidenza le criticità relative all’inclusione e le strategie per far emergere il ruolo del docente di sostegno come docente della classe.
È seguito un interessante dibattito nel quale sono stati affrontati i temi riguardanti il ruolo del personale ATA per garantire l’inclusione scolastica; l’importanza di destinare risorse in tale ambito; l’assenza degli Enti Locali in merito all’erogazione dei servizi assistenziali; la necessità di considerare i docenti di sostegno come professionisti che lavorano in un contesto pubblico, con diritti e funzioni specifiche all’interno della classe; l’impegno a lavorare per una scuola pubblica di qualità. In conclusione è emersa una diffusa determinazione a continuare in momenti di riflessione e di confronto per rivendicare una formazione che ponga i temi dell’inclusione scolastica da affrontare in maniera che i ragazzi con difficoltà abbiano risposte adeguate alle loro esigenze. Cosa non garantita dalla delega in discussione.