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Audizione sulle deleghe legge 107/15: la posizione della FLC CGIL

Il fascicolo consegnato alle commissioni parlamentari

10/02/2017
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Si è svolta il 2 febbraio l'audizione delle organizzazioni sindacali da parte della settima commissione del Senato.

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Abbiamo rappresentato il nostro giudizio negativo sulla modalità con cui sono state licenziate le deleghe che parlano non solo alla scuola ma a tutto il Paese, per le implicazioni sociali in esse presenti.

In questo quadro rifiutiamo la logica di una formale audizione che avrebbe solo il compito di avallare scelte già fatte. Pertanto su questi temi stiamo presentando al Parlamento proposte finalizzate alla costruzione di un’idea diversa e alternativa di scuola in contrasto con gli schemi delle deleghe che consideriamo in continuità con la legge 107 e quindi in larga parte inemendabili.

Chiediamo, pertanto, che vi sia un ribaltamento dell’orizzonte politico e un metodo completamente diverso del modo di affrontare i problemi. In questo senso è necessaria l’individuazione di obiettivi di qualità realizzabili a partire da:

  • ulteriori investimenti in linea con i parametri europei
  • la generalizzazione della scuola dell’infanzia e l’estensione dei nidi d’infanzia con particolare attenzione all’obiettivo di superare le disparità territoriali
  • un piano straordinario di assunzioni dei precari della scuola
  • l'apertura di un tavolo di confronto reale per affrontare questi temi con tutti i soggetti interessati, anche per individuare gli strumenti normativi adeguati rispetto a queste priorità.

Naturalmente tutte le materie che riguardano il rapporto di lavoro di ATA, docenti e dirigenti scolastici devono essere devolute al tavolo contrattuale.

Solo in questo contesto potremo impegnarci a mettere a disposizione la nostra elaborazione.

In mancanza di risposte adeguate, siamo pronti a riprendere la mobilitazione per dare voce alla protesta della scuola, quella che, spesso in solitudine, affronta una realtà educativa difficile e che non ne può più di essere solo oggetto di riordini e/o riforme.