Scuola media a indirizzo musicale: il TAR Puglia ordina all’amministrazione l’apertura del corso a Giovinazzo
Accolto il ricorso patrocinato dalla FLC CGIL di Bari.
A cura della FLC CGIL di Bari
Apprendiamo della pubblicazione dell’Ordinanza Cautelare del Tar Puglia - sezione di Bari che, in accoglimento di un ricorso promosso da genitori degli alunni selezionati, sostenuto dalla FLC CGIL di Bari e patrocinato dal nostro studio legale, impone all’Amministrazione Scolastica periferica di aprire un corso a indirizzo musicale presso la scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “Bavaro - Marconi” di Giovinazzo. La scuola aveva seguito correttamente tutte le procedure, raccogliendo le domande delle famiglie degli studenti che chiedevano di frequentare il corso, ma l’amministrazione non aveva dato seguito, non riconoscendo l’attivazione delle 4 cattedre di strumento musicale per il primo anno di corso, in ragione della scarsa disponibilità di organico.
La FLC CGIL di Bari, da sempre convinta sostenitrice dell’importanza del contributo formativo per gli studenti della pratica musicale nella scuola dell’obbligo e non, ha sostenuto le famiglie che hanno deciso di ricorrere, ottenendo per i propri figli l’attivazione fin da subito delle 4 cattedre di violino, flauto, chitarra e pianoforte. Da troppo tempo, infatti, nella nostra provincia, molti comuni anche di medio-grandi dimensioni con una storia e una cultura musicale diffusa nei propri contesti, appaiono privi di scuole a indirizzo musicale che contribuirebbero all’educazione e all’istruzione, oltre che a rafforzare l’intera filiera della conoscenza, della pratica e della cultura musicale nel cui presidio, dalle scuole primarie ai conservatori, siamo impegnati direttamente come sindacato della conoscenza.
Continueremo a sostenere fattivamente, come in questa circostanza, tutto il movimento per la diffusione della culturale e dell’istruzione musicale in tutti i contesti in cui ce ne sarà bisogno, perché le ragioni di contenimento della spesa non possono essere il motivo che impedisce a bambini e ragazzi di accedere alla pratica musicale nel contesto scolastico, alimentando sperequazioni e diseguaglianze educative che contrastiamo fermamente e che ricadono anche sulle opportunità lavorative di tanti ragazzi diplomati nei nostri conservatori (ben due, anche molto prestigiosi, nella nostra provincia).