Approfondire i messaggi proposti come azione politica
Il nuovo contributo della Scuola del Popolo.
Le prime scelte dell'attuale governo hanno dato un segnale inequivocabile: lo scontro politico si allargherà inevitabilmente sul piano valoriale e culturale. Quelle cui assistiamo sono scelte politiche che puntano ad affermare valori e principi sui quali non pensavamo di dover fare più i conti. Uno scontro valoriale e culturale che coinvolge tutti, davanti al quale non si possono fare spallucce o sottovalutare gli effetti. Occorre analizzare le parole che vengono utilizzate, confrontarsi coi valori proposti perché questi potrebbero rimettere in discussione le fondamenta sostanziali della nostra Costituzione. Bisogna, cioè, riflettere e agire, ognuno nel suo ruolo dando il proprio contributo. Noi della Scuola del Popolo lo faremo, nel nostro piccolo, facendo il nostro mestiere e utilizzando le armi di cui disponiamo: competenze, fantasia e tanta pazienza. Abbiamo iniziato subito, pacatamente e silenziosamente, scegliendo nuove pillole per affrontare una nuova stagione. Ecco, quindi che nella rubrica "le microstorie che fanno la Storia" il 28 ottobre abbiamo raccontato il bluff della "Marcia su Roma; nella rubrica le "Parole che graffiano" finiscono, invece, i termini politici che necessitano di nuova attenzione. In questo va vista la scelta della parola "Verità" per sottolineare come l'informazione possa rappresentare una realtà distorta, o come il richiamo ai temi della pace, o ai temi sulla condizione femminile con la nuova rubrica "FIMMINI", o interventi come quello sul tema della Scuola con la lettura di un brano di Don Milani. Non ci fermiamo qui. Domani, ci sarà uno speciale della rubrica "Oltre il significato" che esaminerà le parole "Carico residuale" e, subito dopo, faremo debuttare una rubrica dedicata alla poesia di Gianni Rodari, grazie alla Scuola del Popolo di Catania. Anche questo è il rispetto di un impegno sindacale e confederale.