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Università di Catania: sospese le linee guida comportamentali

Segnali di buon senso dal CdA che sospende fino al 2013 la delibera sulle linee guida comportamentali per docenti e ricercatori.

05/12/2012
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Pubblichiamo di seguito il comunicato congiunto sulla decisione assunta dal CdA dell'ateneo catanese di sospendere le famigerate linee guida comportamentali rispondendo all'appello della FLC e della CGIL e dopo l'assemblea unitaria d'ateneo del 26 ottobre.

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Comunicato stampa
FLC CGIL Sicilia - FLC CGIL Catania - CGIL Catania

Con vivo apprezzamento apprendiamo dagli organi di stampa e dal verbale della seduta del CDA dell'ateneo di Catania del 30 novembre 2012 che la delibera dello stesso CDA, relativa alle "Linee guida comportamentali nel caso di apertura di procedimenti disciplinari" nei confronti di docenti e ricercatori  approvata il 28 settembre 2012,  è stata sospesa fino al 31 ottobre 2013 con voto unanime del consiglio d'amministrazione.

Accogliendo l'appello della FLC e dalla CGIL durante la conferenza stampa del 26 novembre 2012, il ripensamento dei componenti del CDA rappresenta un primo segnale di quel "cambio di passo" richiesto rispetto ad una fase di stallo democratico nelle relazioni tra l'amministrazione dell'ateneo e le organizzazioni sindacali.
Seppure parziale, è un segnale estremamente significativo perché la decisione del CDA va nella direzione auspicata dalla comunità accademica dell'Università di Catania durante l'assemblea nazionale di ateneo del 26 ottobre 2012, in cui tutte le organizzazioni sindacali unitariamente e tutte le associazioni di categoria, insieme ai coordinamenti e alle reti di docenti, ricercatori, studenti e precari, hanno approvato all'unanimità una mozione in cui si chiedeva il ritiro del provvedimento.

In attesa del pronunciamento del Senato Accademico su questi stessi temi, la FLC e la CGIL auspicano che il ritiro delle "Linee guida comportamentali nel caso di apertura di procedimenti disciplinari" nei confronti di docenti e ricercatori diventi orientamento comune e condiviso, così come testimoniato anche dagli interventi dei candidati Rettore, e che tale orientamento contribuisca ad aprire ad una nuova fase di confronto democratico e partecipato. Una fase necessaria, e non rinviabile, per affrontare e risolvere i numerosi problemi dell'ateneo ripristinando corrette relazioni sindacali e favorendo lo scambio democratico con i docenti, i ricercatori, gli studenti, i precari e tutti i lavoratori dell'Università verso cui gli stessi consiglieri hanno dimostrato attenzione e senso di responsabilità.