Formazione professionale: in Sicilia a rischio il futuro del Cefop e 620 posti di lavoro
FLC CGIL: rischia di saltare il processo di ristrutturazione per irregolarità compiute dall'assessorato.
A cura dell'ufficio stampa CGIL Sicilia
“Irregolarità e atti illegittimi” compiuti dall’assessorato alla Formazione professionale, metterebbero a rischio il futuro del Cefop, ente in amministrazione straordinaria, e dei suoi 620 dipendenti. È quello che è emerso da un’audizione dei commissari straordinari dell’ente nella II e V commissione dell’Ars.
Lo riferisce la FLC CGIL, che ha partecipato all’incontro e che annuncia iniziative e tutela dei lavoratori in questione. “I commissari del Cefop - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC CGIL Sicilia - hanno avviato un processo di risanamento che ha già comportato il licenziamento di 340 persone e che, secondo la legge Prodi, dovrà concludersi entro circa 4 mesi con la vendita con avviso pubblico dell’ente. Questo processo ora rischia di saltare - spiega - a causa dell’azzeramento dei finanziamenti del piano triennale, che non tiene conto della particolare situazione di questo ente commissariato, per il quale è stato avviato un processo in accordo con lo Stato che va comunque garantito”.
La regione, insomma, stando alla denuncia della FLC CGIL, per quanto riguarda il Cefop non starebbe rispettando le regole del gioco. “Ci chiediamo - rileva Scozzaro - chi comprerebbe il Cefop in questa situazione e alle condizioni della legge Prodi, che impediscono ad esempio i licenziamenti per due anni”.
Per la FLC CGIL, “il licenziamento di altri 620 persone sarebbe insostenibile ed è inammissibile, alla luce degli sforzi fatti dai commissari e dalle organizzazioni sindacali per trovare vie d’uscita e risanare l’ente. Da parte nostra - conclude - ci riserviamo di mettere in campo tutte le iniziative che si renderanno necessarie a tutela di questi lavoratori”.