Scuola, FLC CGIL Sicilia: servono scelte coraggiose, subito un direttore generale all’USR
Le dichiarazioni di Adriano Rizza, segretario della FLC CGIL Sicilia.
A cura della FLC CGIL Sicilia
“Sono trascorsi tre mesi dall’addio all’USR Sicilia del Dott. Pierro che ai primi di settembre ha lasciato il ruolo di Direttore Generale per assumere un importante incarico al Ministero dell’Istruzione. Tre mesi in cui, nonostante il lodevole impegno dei dirigenti e dei funzionari, la Sicilia rimane ancora una volta priva della figura del direttore generale che si trova al vertice di un ufficio periferico del Ministero dell’istruzione”. Lo dice Adriano Rizza, segretario generale della FLC CGIL Sicilia.
“Un organismo importante – spiega – per il nostro sistema di istruzione in quanto chiamato a svolgere importanti adempimenti, come: vigilare sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza degli standard programmati; vigilare sul rispetto delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni; provvedere alla gestione amministrativa e contabile delle attività strumentali, contrattuali e convenzionali di carattere generale, comuni agli uffici dell'amministrazione scolastica in ambito regionale; integrare la sua azione con quella dei comuni, delle province e della regione; assegnare alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie ed umane”.
“E questi – continua Rizza – sono solo alcuni degli adempimenti rispetto al quale la figura del direttore generale rappresenta, come è facilmente intuibile, un punto di riferimento non soltanto per tutti coloro che operano all’interno dell’USR stesso ma anche negli otto Ambiti territoriali provinciali della Sicilia. Uffici che, com’è noto, si trovano già in sofferenza per la carenza di organici, tant’è che spesso sono costretti ad attingere dagli organici del personale scolastico in servizio nelle scuole siciliane”.
“La scuola siciliana non può permettersi più di rimanere in una condizione di stallo – aggiunge – dovuta soprattutto al fatto che sono scelte di carattere politico. Bisogna ripristinare al più presto quelle condizioni necessarie a garantire stabilità e governabilità ad un sistema importante come la scuola siciliana in una fase, tra l’altro, delicata legata ad una serie di adempimenti importanti non solo per il personale scolastico (docente e Ata) ma anche per gli studenti e le famiglie. Ancora una volta, quest’anno, il sistema d’istruzione siciliano sarà travolto da quello scempio voluto dall’attuale governo che si chiama dimensionamento scolastico, con una norma inserita nella legge di bilancio 2024 che porterà alla perdita in tutta Italia del 10% delle autonomie scolastiche”.
“Un sistema scolastico, quello siciliano, che si trova in forte difficoltà – conclude Rizza – per le criticità presentate anche dalla Svimez, di recente, come la dispersione scolastica, che è ancora al di sopra del 20%, e lo spopolamento. Fenomeni che come FLC CGIL abbiamo più volte denunciato e che hanno bisogno di scelte politiche coraggiose, finalizzate a risolvere i problemi e non a prenderne atto. In tutto questo secondo noi la figura del direttore generale, con la pienezza di tutti i suoi poteri, diventa fondamentale anche per le interlocuzioni con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali”.