Sicilia: concluso il seminario della FLC CGIL regionale su istruzione e legalità
Due giornate di studio ricche di contenute ed emozioni.
A cura della FLC CGIL Sicilia
Si è concluso il seminario formativo della FLC CGIL Sicilia, organizzato in collaborazione con il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino e con Proteo Fare Sapere Sicilia, che si è tenuto il 20 e il 21 ottobre presso l’Hotel Saracen di Isola delle Femmine (Palermo) sul tema “La coscienza è conoscenza. Istruzione e legalità”. Due giornate di studio nelle quali hanno preso la parola importanti esponenti del mondo della magistratura, della società civile e del sindacato.
“Questo Paese non riuscirà mai ad essere realmente libero e democratico - ha detto il magistrato Nino Di Matteo nel corso del suo intervento - fino a quando non riuscirà a liberarsi dalla mentalità mafiosa che pervade a tutti i livelli il suo tessuto sociale. Dobbiamo tutti auspicare una rivoluzione culturale che parta dal basso e in primo luogo dalle scuole e dalle università”.
“Il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino - ha affermato Vittorio Teresi, presidente del Centro e già procuratore a Palermo - continua ad andare in giro per scuole e piazze della città di Palermo, con la Bibliolapa, per portare conoscenza, sapere, cultura in tutti i luoghi in cui si avverte una drammatica povertà culturale. Solo dopo avere elevato il livello di cultura sociale potremo elevare quello della coscienza e dell’impegno per i diritti di tutti e contro le mafie”.
“Due giornate ricche di contenute ed emozioni - dichiara Adriano Rizza, segretario generale della FLC CGIL Sicilia - grazie alla presenza di relatori di elevatissimo spessore sociale e culturale. Un percorso tracciato da momenti di commemorazione di uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per contrastare fenomeni sociali estremamente drammatici e ancora oggi attuali, come il fascismo e la criminalità organizzata, e momenti di speranza considerata la platea di giovani lavoratori del mondo della conoscenza che sono perfettamente consapevoli del ruolo di grande responsabilità che caratterizza la loro professione”.