Ripristinata la dignità delle lavoratrici del pulimento al Rettorato
Vittoria della contrattazione di sito
In assoluta coerenza con gli impegni programmatici assunti dalla FLC CGIL per priorità delineate con il documento del 2009, la giornata di ieri è stata davvero significativa e di altissimo valore politico.
Una delegazione, formata da un membro della segreteria della FLC CGIL, dalla coordinatrice delle RSU, da una RSU di Ateneo e due rappresentanti sindacali dei lavoratori in appalto per la FILCAMS-CGIL, ha avuto un incontro con il Direttore Amministrativo in merito alla questione inerente il cambio d'appalto per il servizio di pulimento del Rettorato.
Il capitolato redatto dagli uffici del Polo Centro Storico non prevedeva in alcun modo quale tipo di CCNL doveva essere applicato alle lavoratrici interessate al cambio d'appalto e l'azienda che si era aggiudicata la gara aveva intenzione di applicare un CCNL di gran lunga peggiore di quello normalmente applicato per una simile mansione. Infatti il contratto individuato, artigianato, oltre a prevedere solo 13 mensilità, avere minor ferie e minori ore di permesso, è privo della clausola sociale che obbliga le aziende subentranti ad assorbire il personale presente sul cantiere, cosa che avviene con il contratto, multiservizi, in vigore per tutti i lavoratori in appalto che operano all'interno dell'Università di Firenze.
Se non si fosse realizzata questa formidabile sinergia tra RSU, FLC e FILCAMS, le lavoratrici interessate avrebbero subito un pesante dumping contrattuale che avrebbe potuto negar loro il futuro lavorativo oltre che la compressione di salario, diritti e tutele.
Circostanziando nel merito legislativo l'abuso che si stava consumando all'interno del Rettorato, il Direttore Amministrativo ha subito preso contatti con il responsabile del provvedimento di gara, affermando che l'Università non avrebbe firmato in alcun modo un contratto di servizi nei confronti di un'azienda che non applicava il contratto multiservizi alle lavoratrici.
Nel tardo pomeriggio di ieri, l'azienda ha preso contatto con un rappresentante sindacale dei lavoratori in appalto, formalizzando che erano state accolte le richieste e che il contratto predisposto per le lavoratrici era quello che voleva la delegazione trattante.
Si è conclusa felicemente questa situazione che appariva da subito davvero complicata e difficile e la giornata di ieri è l'ennesima che ha visto le rappresentanze sindacali dei lavoratori di ruolo camminare al fianco di quelle dei lavoratori in appalto lungo il cammino della dignità.
Preme anche sottolineare la grande disponibilità del Direttore Amministrativo che rapidamente ha compreso e risolto un problema tanto grosso e che parlava di ingiustizia.