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Istruzione e cultura nell'era della globalizzazione: gli studenti stranieri negli istituti di alta formazione in Toscana

Appuntamento il 16 gennaio 2015 al Cenacolo di S. Apollonia. Organizzano l’iniziativa la FLC CGIL Toscana e ASAUI - Association Of Scholars At American Universities in Italy, con il patrocinio della Regione Toscana.

09/01/2015
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A cura della FLC CGIL Toscana

Il territorio toscano si caratterizza, unico in tutta Italia, per la presenza di numerosissime strutture di formazione che ospitano studenti stranieri.
Parte di questo fenomeno è stata recentemente analizzata nel rapporto “Educating in Paradise” elaborato dall'IRPET su commissione dell'AACUPI, focalizzato sui programmi delle università americane in Toscana.

Oltre ai programmi americani all'estero, sul nostro territorio operano anche strutture di formazione italiane che si rivolgono a una clientela prevalentemente straniera (scuole d'arte, di design, di cultura, italiano per stranieri ecc.).
Questo settore ed il suo indotto hanno un non trascurabile impatto positivo sull'economia toscana, come in parte evidenziato dal rapporto IRPET. Tuttavia vi sono aspetti del fenomeno "globalizzazione dell'istruzione universitaria" ancora poco o per nulla studiati. Sul versante economico, ad esempio, l'impatto occupazionale diretto delle università americane non è mai stato misurato, e poco si sa riguardo al profilo dei docenti (italiani e stranieri) impiegati nel settore o alle loro condizioni lavorative. Allo stesso modo, non è facile immaginare che tipo di influenza possa avere la presenza di così tanti studenti stranieri in lunga permanenza in Toscana sulla nostra produzione culturale, come anche manca, a nostro avviso, una riflessione sul valore didattico della permanenza in Toscana.

Lo scopo di questo seminario è quindi duplice. Da un lato, esamineremo il rapporto tra territorio ed apprendimento, riflettendo sull'impatto culturale che ha la presenza di studenti stranieri di lunga permanenza: tenteremo di valutare non solo il valore aggiunto alla didattica della presenza prolungata sul territorio, ma anche lo stimolo culturale che il territorio può ricavarne in cambio. Dall'altro lato, cercheremo di analizzare più approfonditamente i risvolti occupazionali e professionali dell'insediamento di così tante università e scuole per stranieri nella nostra regione, ossia se nella situazione attuale docenti e lavoratori del settore siano adeguatamente valorizzati e tutelati.

Per quel che riguarda il primo versante, ci chiederemo perché uno studente straniero dovrebbe decidere di portare avanti una parte del suo percorso di apprendimento in Toscana; quale è il ruolo che le specificità del territorio toscano (culturali, storiche, artistiche ecc) possono svolgere nell'offerta didattica delle strutture di formazione; che tipo di progettualità può essere messa in campo dalle istituzioni locali per ottimizzare la “resa culturale” di questi scambi. Sul secondo versante, ci focalizzeremo sulle modalità di valorizzazione delle competenze degli insegnanti, con l'obiettivo di rendere qualitativamente superiore la didattica e di migliorare le condizioni contrattuali e lavorative dei docenti, e infine sugli aspetti tecnici della gestione delle lunghe permanenze degli studenti e delle criticità relative.

Nei tre panel analizzeremo quello che è il rapporto tra gli Istituti di Alta Formazione in Toscana che ospitano prevalentemente studenti stranieri, le istituzioni e il territorio che rappresentano. Come creare una rete di contatti, relazioni e scambi che facilitino la diffusione e la valorizzazione del lavoro di alta qualità che viene svolto?
Passeremo poi a riflettere sull'aspetto più culturale: perché proprio la Toscana? Quale è il valore aggiunto che un istituto di alta formazione conquista nell'insediarsi in questo territorio? E quale è il ruolo attraverso il quale il territorio può concorrere alla formazione di questi ragazzi?
Infine, lo sguardo si rivolgerà all'organizzazione interna di questi istituti: quale sono le difficoltà che sorgono dal dover agire all'interno della cornice del diritto italiano dal punto di vista della permanenza degli studenti, della gestione dei rapporti di lavoro e più in generale di tutte le questioni giuridiche e burocratiche? Ma anche quali vantaggi possono scaturire da un'effettiva valorizzazione delle competenze e delle qualità degli insegnanti?

Programma

Cenacolo di S. Apollonia, Via S. Gallo, 25 a Firenze
Ore 9.30 ­ Apertura dei lavori: Leonardo Croatto – FLC CGIL Firenze 
Introduzione: Tomaso Montanari

Ore 10.00 Nicola Sciclone
Presentazione del rapporto “Educating in Paradise: il valore dei programmi universitari nord americani in Italia – caratteristiche, impatto e prospettive”

Ore 10.30: Il rapporto tra istituti di alta formazione, istituzioni ed università italiana, condizioni ed interventi per favorire le relazioni
Alberto Tesi ­– Rettore dell'Università degli Studi di Firenze 
Tiziana Marchi – Vice direttrice Polimoda 
Introduce: Abigail Rupp (in attesa di conferma) – Console Generale degli Stati Uniti d'America a Firenze

Ore 11.30 - Didattica e territorio: il valore dell’incontro tra culture e saperi
Debora Spini ­– Docente 
Monica Barni – Rettrice dell'Università per gli stranieri Siena 
Sara Nocentini ­ Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Toscana Introduce: Portia Prebys – Presidente AACUPI

Ore 12.30 - Aspetti giuridici e contrattuali: complessità e possibili soluzioni
Sasha Perugini – Direttrice Syracuse University of Florence Gian Franco Borio ­ Avvocato 
Massimo Mari – Coordinatore nazionale struttura di comparto scuole private FLC CGIL 
Introduce: Daniele Quiriconi – Segreteria CGIL Toscana.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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