Stato giuridico dei docenti: la protesta delle Università
Resoconto dell'Assemblea dei Docenti dell'Università di Pisa
Resoconto dell'Assemblea dei Docenti dell'Università di Pisa del 24 maggio 2005
(a cura di ADRUP-CNU, ANDU, CGIL-Snur, CISL-Università, UIL-Paur)
Vivo allarme per l'iter del disegno di legge delega sullo stato giuridico dei docenti universitari
L'Assemblea dei docenti dell'Università di Pisa, riunitasi il 24 Maggio 2005, constata che la discussione del DDL nella Commissione VII della Camera procede lentamente ma senza l'accoglimento di alcuno dei contenuti qualificanti che sono stati richiesti durante le recenti audizioni delle componenti universitarie (sindacati e associazioni della docenza, coordinamento ricercatori, ADI, CRUI). Emerge in particolare con chiarezza la volontà di non trasformare il ruolo dei ricercatori in una fascia di piena docenza, anzi di procedere alla loro messa ad esaurimento. Di fatto sembra che vengano accettati solo emendamenti presentati dal relatore, o da deputati della maggioranza, che non scalfiscono l'impianto generale della legge. Si evidenzia comunque che anche gli emendamenti proposti dalle forze di opposizione non recepiscono punti cruciali, quali ad esempio la separazione tra reclutamento e avanzamento di carriera.
L'assemblea rileva altresì con disappunto che anche le occasioni di incontro tra gli attori della riforma e le forze politiche e parlamentari, come la giornata di confronto sulle proposte organizzata da sindacati e associazioni della docenza a Roma il 18 u.s., sono state disertate dal governo e dalle forze politiche di maggioranza, e anche in parte non riconosciute nella loro importanza da parte di molti parlamentari dell'opposizione. Occorre di conseguenza che tutti vengano sensibilizzati al fatto che la legge delega è lungi dall'essere insabbiata e che occorre continuare a manifestare la nostra opposizione, sottolineando i risultati acquisiti con il ritardo dell'iter e con alcune modifiche, purtroppo minori. E' presente inoltre il rischio che nella foga di concludere l'iter si approvino norme improvvisate (es. i professori 85 enni, nuovi carichi finanziari per gli atenei etc.) L'assemblea ritiene opportuno che anche gli organi di governo (Senato, Consiglio di Amministrazione e Rettore, che già hanno avuto -questi ultimi- la sensibilità di sospendere la seduta di Consiglio durante l'assemblea), riconfermino la propria posizione critica già manifestata, che si esprima di conseguenza la Conferenza dei Rettori, che le forze politiche accettino finalmente un confronto aperto e costruttivo con il mondo universitario e le sue proposte in positivo.
Per il giorno in cui il DDL andrà nuovamente in discussione nell'Aula della Camera (la data esatta non è stata ancora fissata) è stata annunciata dall'intersindacale nazionale una manifestazione davanti a Montecitorio e saranno programmate anche azioni locali quali ad esempio il rinvio degli esami.
Pisa 24 Maggio 2005