Scuola paritaria di Trento condannata per discriminazione orientamento sessuale
Una docente era stata sollecitata a smentire la relazione intrattenuta con un’altra donna. La Cgil è in prima fila nella battaglia contro ogni forma di discriminazione contro gay, lesbiche, trans e le loro famiglie.
Con un’ordinanza il Tribunale di Rovereto (Trento) ha condannato l’Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, scuola paritaria di Trento, per discriminazione nei confronti di una insegnante cui era stato chiesto di smentire voci per le quali avrebbe intrattenuto una convivenza sentimentale con un’altra donna.
Alla donna l’allora dirigente dell’Istituto aveva chiesto di impegnarsi a “risolvere il problema”, ricorda il legale della docente. Tale proposta suscitò l’indignazione della docente, la quale non venne riassunta e perse il diritto ad ottenere la conversione del proprio contratto in un rapporto a tempo indeterminato.
Il ricorso era stato presentato dall’insegnante e, per i profili di discriminazione collettiva, dalla Cgil del Trentino e dall’Associazione Radicale Certi Diritti che avevano chiesto di accertare “il carattere di discriminazione collettiva delle diverse dichiarazioni rilasciate dall’Istituto con le quali si rivendicava il diritto di non assumere persone omosessuali, ritenute inidonee ad avere contatti con minori”.