8 novembre manifestazione nazionale: le ragioni della Ricerca
Per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, la giustizia fiscale e previdenziale, lo sblocco della contrattazione decentrata, la stabilizzazione dei precari, il diritto allo studio
Il Governo Renzi aggiunge un altro tassello all’attacco al pubblico impiego, estendendo il blocco contrattuale e degli scatti stipendiali anche al 2015. Si confermano fino ad oggi nella sostanza, tutti i provvedimenti spacciati per “riformisti” dei passati governi volti a scaricare il peso della crisi economico-sociale del Paese in particolare sui lavoratori pubblici attraverso la loro “criminalizzazione” e la devastazione delle loro retribuzioni col blocco della contrattazione nazionale e integrativa e la ri-legificazione di importanti materie di contrattazione.
Per il comparto Ricerca dopo anni di tagli e accorpamenti che hanno prodotto molti danni alla ricerca e zero risparmi, il governo ha ventilato una ipotesi di riordino di cui si sono perse velocemente le tracce. Saremmo ben felici di conoscere queste proposte e di confrontarle con le nostre, sostenendo quello che va nella direzione di costruire un sistema unitario della ricerca pubblica basato su nuovi investimenti, su nuove assunzioni e sulla stabilizzazione dei precari. Nei fatti la direzione sembra la solita come già annunciato per tutti gli enti: tagli, tagli e ancora tagli. Dal 2010, il blocco ha già comportato una perdita di € 4.200 a dipendente solo per il mancato adeguamento al costo della vita, senza considerare le conseguenze per i futuri conteggi previdenziali.
Saremo in piazza contro queste scelte e per:
- il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro;
- lo sblocco della contrattazione decentrata e il ripristino delle materie di contrattazione integrativa;
- una seria riforma della Pubblica Amministrazione, che non si attua certamente attraverso tagli lineari di spesa, mancato turnover, mobilità esasperata e possibilità di demansionamento;
- una politica di investimenti e di rilancio del nostro sistema ricerca fondata su una governance unitaria, una reale autonomia di tutti gli EPR;
- garantire la stabilizzazione dei precari che svolgono in realtà ogni giorno le stesse attività del personale strutturato; applicazione dell’art. 5 del CCNL.
Firma la petizione #sbloccacontrattostabilizzaprecari Ricerca.