Agonia del precariato ISPRA: ennesima scadenza
I precari, umiliati e offesi, non possono aspettare. Vanno trovate soluzioni dignitose.
Ad oggi in ISPRA sono presenti 107 precari a tempo determinato con contratti che gravano su fondi istituzionali o su fondi di progetto. Circa la metà di questi precari sono in scadenza entro fine dicembre 2015. Tale scadenza si ripresenta a distanza di pochi mesi dalla precedente (giugno 2015).
Mentre il Governo annuncia ulteriori inasprimenti del turn over per gli enti di ricerca, a ridosso dell’ennesima scadenza contrattuale, nessun segnale volto al mantenimento in servizio del personale precario è pervenuto dai vertici dell’ISPRA.
Da mesi le OO.SS. sollecitano l’Amministrazione ad un confronto aperto e trasparente su questa problematica. A nulla sono valse le richieste unitarie (11 giugno 2015 e 2 ottobre 2015) di calendarizzare quanto prima un incontro specifico sul precariato, nel quale discutere con chiarezza e collaborazione le problematiche connesse al precariato e gli scenari possibili per una loro fattiva risoluzione.
E’ stato ripetutamente evidenziato all’Amministrazione che altri Enti di Ricerca hanno già provveduto alla sottoscrizione di accordi tesi al mantenimento in servizio del personale a tempo determinato almeno fino al 2018, con riferimento alla legge n. 190/2014 comma 426 che proroga al 31 dicembre 2018 il termine originariamente fissato al 31 dicembre 2016 per la proroga dei contratti a tempo determinato.
E’ indispensabile un confronto serio e trasparente sul Piano del Fabbisogno che porti all’assorbimento graduale di tutti i precari. Il nuovo Piano di Fabbisogno deliberato dall’Istituto a luglio 2015, ancora al vaglio di MEF e FP, prevede il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato per gli anni 2015-2016, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2015, e l’attivazione di procedure concorsuali speciali per le assunzioni per gli anni 2017-2018. Le vacanze previste dal Piano del fabbisogno non sono assolutamente sufficienti ad assorbire tutto il personale precario presente in Istituto. L’Amministrazione non tiene conto della validità di graduatorie a tempo indeterminato, ancora vigenti, utilizzate per assumere a tempo determinato i precari nel corso degli ultimi anni, ma che potrebbero essere utilmente utilizzate per stabilizzare personale precario nel 2016!
Eppure è chiaro a tutti che la perdita di queste figure professionali rappresenterebbe il mancato proseguimento di diverse attività progettuali dell’Istituto ed un impoverimento delle risorse umane dell’Istituto stesso.
La FLC CGIL ISPRA chiede all’Amministrazione di intervenire quanto prima per elaborare, in collaborazione con le OO.SS, un piano di stabilizzazione di tutto il personale precario, attraverso i seguenti strumenti:
- accordo teso al mantenimento in servizio del personale a tempo determinato,
- scorrimenti di graduatorie vigenti a tempo indeterminato per il personale ad oggi precario in esse presenti
- procedure concorsuali (speciali e ordinarie) per il personale non presente nelle graduatorie citate.
La FLC CGIL ISPRA sarà in piazza, alla manifestazione unitaria del 28 novembre, per abolire il blocco del turn over, variamente mascherato e che aumenta a dismisura il lavoro precario, perché alle lavoratrici e ai lavoratori della ricerca sia restituita la dignità, per dare attenzione e autonomia agli Enti di Ricerca!