CNR: comunicato sui Regolamenti
A seguito della richiesta unitaria inviata da CGIL, CISL e UIL al Presidente del CNR, il Presidente del CNR ha convocato le organizzazioni sindacali il 17 gennaio u. s. per la formulazione di osservazioni in merito ai regolamenti.
REGOLAMENTI CNR
A seguito della richiesta unitaria inviata da CGIL, CISL e UIL al Presidente del CNR, il Presidente del CNR ha convocato le organizzazioni sindacali il 17 gennaio u. s. per la formulazione di osservazioni in merito ai regolamenti. Questi sono poi stati approvati in via definitiva nel corso della seduta del Consiglio d’amministrazione del giorno successivo, mercoledì 18 gennaio.
Figli del decreto di riordino, i regolamenti confermano le valutazioni più volte rese dalla CGIL riguardo ai rischi insiti nella manovra di riordino varata dall’esecutivo. La prospettiva di un rilancio dell’Ente in quanto produttore di conoscenza è fortemente posta in discussione dal decreto. Il modello riproposto dai regolamenti, pienamente coerente con lo spirito della norma legislativa, comporta l’estensione del metodo di gestione per commesse sostanzialmente a tutte le attività di ricerca assoggettabili a programmazione strutturata. Nonostante l’introduzione di alcuni correttivi, comunque parziali (il più rilevante è forse rappresentato dalle conferenze di dipartimento, cui è attribuita anche facoltà di proposta), rimane il rischio di una sostanziale deriva verso una connotazione di tipo strumentale, con possibile riduzione della stessa possibilità di mantenere la capacità di produrre innovazione sul medio-lungo termine. Tuttavia, alla luce delle scelte politiche del Governo, i risultati ottenuti rappresentano comunque dei risultati significativi, anche se non in grado di determinare inversioni di tendenza.
I testi sui quali s’è tenuto il confronto con le organizzazioni sindacali sono consultabili sul sito del CNR, all’url https://www.cnr.it/documenti. Di seguito sono sintetizzate le modifiche sulle quali si è riscontrata convergenza nel corso dell’incontro avuto con il Presidente.
Riguardo alla soppressione delle sezioni territorialmente distinte degli Istituti, è stata ottenuta la regolamentazione del transitorio con delibera del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, sarà prevista la regolamentazione delle deleghe conferibili dai Direttori mediante l’individuazione di criteri generali da parte del Direttore Generale.
La responsabilità dei progetti, di norma, sarà affidata a ricercatori o tecnologi dell’ente. In caso contrario, sarà richiesta una delibera motivata del Consiglio di amministrazione.
È introdotta l’incompatibilità tra la figura di responsabile di progetto e l’appartenenza al consiglio d’istituto.
Le fasi transitorie determinate dalla soppressione dei centri di spesa costituti, ai sensi dell’ordinamento vigente, dalle sezioni territorialmente distinte degli istituti, e alla contestuale attivazione delle unità di supporto amministrativo sarà regolamentata mediante apposita delibera del Consiglio di amministrazione. Inoltre, sarà prevista la possibilità di conferire deleghe alle eventuali unità organizzative di supporto site in sedi diverse dalla sede istituzionale degli istituti in base a criteri generali fissati dal Direttore Generale.
Per quel che concerne il processo futuro di riorganizzazione della rete scientifica, non è stata riscontrata la convergenza del Presidente in merito alla possibilità di prevedere forme di diritto d’opzione da parte del personale; tuttavia, saranno previste procedure che tengano conto dei pareri espressi dagli interessati.
Sul regolamento del personale, è stata richiesta l’estensione a tutto il personale della possibilità di conversione del contratto di lavoro a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato (nel testo sottoposto al confronto tale possibilità era destinata esclusivamente ai profili di ricercatore, tecnologo e collaboratore tecnico). La possibilità di conversione sarà contingentata rispetto alle corrispondenti dotazioni organiche di profilo.
PIANO TRIENNALE
Sul sito del CNR, all’url https://www.cnr.it/documenti, sono consultabili anche alcuni aggiornamenti del documento concernente l’attivazione dei Dipartimenti. In particolare, si rileva la previsione di complessive 305 unità di personale a tempo indeterminato (280 ricercatori, 14 primi tecnologi e 11 dirigenti di ricerca). La possibilità di procedere alle corrispondenti assunzioni è subordinata alla concessione di una deroga al divieto contenuto nella finanziaria per il 2005. Pur riconoscendo la necessità di procedere celermente, la CGIL esprime disappunto per l’assenza di un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, passaggio previsto, oltretutto, dalle disposizioni legislative e contrattuali.
Conseguentemente, pur essendo scontato che le 280 posizioni di ricercatore di terzo livello sono state selezionate tra le richieste formulate dagli istituti in fase di compilazione del piano di gestione, i criteri che hanno ispirato l’individuazione delle priorità non sono noti. La rilevanza del problema è ancora più evidente se si considera che, indicativamente, le richieste formulate sono circa tre volte più consistenti. Oscuro è, inoltre, il nesso tra le 11 posizioni di dirigente di ricerca e le corrispondenti funzioni in seno ai costituendi Dipartimenti.
Per tali ragioni, la CGIL ha inoltrato la seguente richiesta al Presidente e al Direttore Generale:
"Abbiamo appreso che il CNR ha predisposto un piano di assunzioni per complessive 305 nuove posizioni a tempo indeterminato.
La predisposizione dei bandi corrispondenti, elemento di rilievo riguardo al processo di riordino, costituisce certamente parte della programmazione complessiva del fabbisogno di personale per il triennio 2005-2007.
Suscita perplessità il fatto che non sia stato tenuto alcun confronto con le organizzazioni sindacali, come disposto dal D. Lgs. 127/2003 e dalle norme contrattuali.
Chiediamo quindi, con urgenza, un confronto in merito."
p. il Coordinamento Nazionale CNR
Salvatore Merlo