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CNR: nominare subito le commissioni di concorso!

22 febbraio Assemblea dei lavoratori iscritti

13/02/2006
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22 febbraio Assemblea dei lavoratori iscritti

Ad oggi il Cnr non ha ancora nominato le commissioni di concorso relative ai 234 posti banditi nell’ambito dell’ex Intesa Cnr-Miur. Come denunciato in svariate occasioni dalle organizzazioni sindacali, i ritardi, intollerabili, sono ampiamente ingiustificati. Per quanto ci riguarda, riteniamo ingiustificato il temporeggiare dell’Ente, che rischia di produrre gravi conseguenze: la stessa possibilità di potersi avvalere delle autorizzazioni per l’assunzione dei vincitori, dovute alle ultime finanziarie, potrebbe risultarne compromessa. Non comprendiamo a che scopo alcuni abbiano a più riprese fatto circolare «voci di corridoio» che, a prescindere dalla loro fondatezza, contribuiscono soltanto a sgravare l’Ente di responsabilità che non possono in alcun modo essere fatte ricadere su terzi. È bene, a riguardo, ricordare che i 234 posti banditi, come risulta dal piano triennale 2005-2007, fanno parte dei fabbisogni programmati dal Cnr e formalmente autorizzati dal Miur. Riteniamo che all’Ente rimanga un solo atto da compiere: nominare immediatamente le commissioni di concorso.

L’Ente ha risposto alla scadenza del 10 febbraio imposta dalla Funzione Pubblica per la richiesta d’autorizzazione ad assumere in deroga al blocco fissato dalla scorsa finanziaria richiedendo:

- 190 unità di personale dai concorsi Intesa Cnr-Miur (oltre alle 45 già autorizzate);

- 6 unità di personale per l’ex Infm;

- 3 unità di personale per l’ex Inoa;

- 10 posizioni da coprire ricorrendo a graduatorie d’idoneità di concorsi già espletati;

- 60 posizioni (10 da destinare alla struttura amministrativa e 50 alla rete scientifica) delle 118 i cui bandi sono stati autorizzati dal D.P.C.M. 4 agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 224 del 26 settembre 2005;

- ulteriori 110 posizioni nell’ambito delle 220 per le quali, lo scorso 26 gennaio, era stata inoltrata la richiesta d’autorizzazione a bandire, ancora nell’attesa di risposta, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Di là da considerazioni complessive, che potranno essere compiute soltanto a seguito di un esame approfondito della ripartizione successiva all’autorizzazione, rileviamo assolutamente insufficiente il limitato numero di posizioni che l’Ente chiede di poter ricoprire avvalendosi di graduatorie d’idoneità.

Intanto, con un documento presentato lo scorso 8 febbraio al Consiglio d’amministrazione («Criteri, procedure e tempistica per la riorganizzazione degli Istituti: assetto strutturale e processi decisionali»), l’Ente decide d’avviare la revisione della rete scientifica. È un passaggio che discende dal decreto di riordino ed è normato dal regolamento d’organizzazione e funzionamento. Questo, all’articolo 25, prevede in particolare che «gli Istituti siano costituiti […] sentito il Consiglio scientifico generale», il cui parere «valuta, in particolare, le competenze scientifiche che il costituendo istituto è tenuto ad assicurare per rispondere alle esigenze programmatiche complessive dell’Ente». La tempistica prospettata prevede che il processo sia avviato sin da subito, con una delibera di costituzione dei primi quattro istituti nell’area della medicina da assumere già in occasione della seduta del consiglio d’amministrazione del 22 febbraio p.v.. La gestione del riordino della rete scientifica rischia di aver luogo senza che il principale soggetto deputato a pronunciarsi abbia avuto la possibilità materiale di insediarsi. Ne deriva un quadro preoccupante in relazione al coinvolgimento effettivo della comunità scientifica dell’Ente nel suo complesso.

Per discutere delle questioni riportate e valutare le iniziative da intraprendere è convocata una

ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI CGIL

Aperta a tutto il personale interessato

MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO 2006

Sede centrale Cnr

Sala conferenze 2° piano Pentagono

Piazzale Aldo Moro, 7 – Roma

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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