Cnr, possibile chiusura del negoziato per l’applicazione del Ccnl
Il Coordinamento Cnr s’è espresso in merito a tre ipotesi d’intesa concernenti l’applicazione dei punti più qualificanti del Ccnl degli enti di ricerca siglato lo scorso 7 aprile.
Il Coordinamento nazionale Cnr ha valutato la proposta di applicazione degli istituti contrattuali inerenti alle opportunità di sviluppo professionale del personale avanzata, a seguito degli incontro di trattativa svolti nel corso degli ultimi mesi dell’anno scorso, dal Consiglio d’amministrazione dell’Ente lo scorso 19 dicembre. L’intesa si presenta articolata in tre ipotesi separate concernenti rispettivamente:
- progressioni economiche per il personale tecnico e amministrativo inquadrato in posizione apicale;
- progressione di livello nei profili per il personale tecnico e amministrativo;
- progressione di livello per ricercatori e tecnologi (art. 15, commi 5, 6, 7 e 8).
Una sintesi delle modalità d’applicazione previste per i tre istituti.
In particolare, il Coordinamento ha valutato l’opportunità di procedere alla sigla delle tre ipotesi rispetto alle evoluzioni intervenute rispetto alla situazione esaminata nella riunione dello scorso 29 novembre , nel corso della quale, con particolare riferimento alle opportunità di sviluppo professionale per ricercatori e tecnologi, era stata ipotizzata la destinazione delle risorse del 1° biennio economico allo scorrimento delle graduatorie delle procedure concorsuali di cui all’ex art. 64 del previgente Ccnl e di quelle stanziate nel 2° biennio economico al finanziamento di procedure concorsuali ex novo.
Lungi dal costituire la mera somma di «stralci», le tre intese, insieme alla (tardiva) applicazione degli articoli 52 e 65 del previgente Ccnl, pongono le fondamenta di un modello che per la prima volta inquadra in un contesto unitario le aspettative di riconoscimento delle professionalità del personale tutto.
A riguardo, occorre ricordare che il Ccnl prevede cadenze biennali per le progressioni di livello, finanziabili a valere su risorse dell’Ente. A regime, queste risultano allineate sugli anni pari per il personale tecnico e amministrativo e su quelli dispari per i ricercatori e tecnologi: ciò consente, in prospettiva, una gestione più agevole delle risorse dedicate di anno in anno al finanziamento delle selezioni. Inoltre, il particolare intreccio tra le decorrenze previste per la mobilità orizzontale tra profili (artt. 52 e 65 del previgente Ccnl) e le procedure concorsuali, fissate rispettivamente al 31 dicembre ed al 1° gennaio, consente una particolare fruibilità dei percorsi di sviluppo professionale.
Sono complessivamente previsti ( vedere per ulteriori dettagli):
- 750 progressioni di livello nei profili per il personale tecnico e amministrativo (639 con decorrenza 1° gennaio 2005, finanziati su risorse dell’Ente, e 111 con decorrenza 1° gennaio 2006, finanziate a valere su risorse contrattuali);
- circa 204 posti per la progressione di carriera per ricercatori e tecnologi da scorrimento delle graduatorie di cui all’ex art. 64, finanziati a valere su risorse contrattuali (circa 62 con decorrenza 1° gennaio 2003 e circa 142 con decorrenza 1° gennaio 2006);
- 172 nuovi concorsi interni per ricercatori e tecnologi (42 per il I livello e 130 per il II) con decorrenza 1° gennaio 2007, finanziati su risorse dell’Ente;
-una nuova selezione per 876 gradoni economici con decorrenza 1° gennaio 2007 per il personale inquadrato nei livelli apicali dei profili tecnici a amministrativi finanziata, come risposto dal Ccnl, su risorse contrattuali.
Le risorse impegnate per finanziare gli istituti contrattuali concernenti le opportunità di sviluppo professionale sono soddisfacenti, in particolare se commisurate alla situazione nella quale l’Ente s’appresta a varare il bilancio preventivo per l’esercizio corrente, tutt’altro che rosea.
Rispetto alla situazione presa in esame nello scorso mese di novembre, si sono rilevate le seguenti evoluzioni.
È stato mantenuto l’impegno di bandire circa 500 nuovi concorsi per ricercatori e tecnologi, finanziati su risorse dell’Ente, come già previsto dalla delibera del Consiglio d’amministrazione n° 156 dell’11 ottobre 2006. Accogliendo le nostre richieste, la relativa programmazione è stata resa coerente con la cadenza biennale fissata dal contratto. Così, i posti da bandire con decorrenza 1° gennaio 2007, sono passati dai 100 precedentemente previsti a 172. Il piano triennale 2007-2009, sul quale avrà luogo il dovuto confronto con le organizzazioni sindacali, riporterà quindi la previsione di bandire circa 300 posti con decorrenza 1° gennaio 2009; come previsto dal Ccnl, occorrerà contrattare il numero esatto in occasione della predisposizione del bilancio preventivo per quell’anno. È certamente rilevante che nell’arco di vigenza di un contratto collettivo si preveda di mettere a concorso, su risorse dell’Ente, un numero di posti confrontabile con quelli movimentati dal precedente contratto, oltretutto con risorse aggiuntive.
Il Cnr ha inoltre assunto l’impegno di confrontarsi con le organizzazioni sindacali in merito ai criteri di valutazione in vista della predisposizione dei bandi per le prossime selezioni. È, questa, un’opportunità consentita dal nuovo Ccnl che, introducendo l’unicità dei profili di ricercatore e tecnologo, rende possibile distinguere le procedure concorsuali previste per il reclutamento da quelle da adottare per le selezioni interne. Ciò può consentire di recuperare le evidenti distorsioni rilevabili negli esiti delle selezioni attuate ai sensi dell’art. 64 del previgente Ccnl, denunciate da tempo e ripetutamente dalla FLC Cgil, fissando criteri che limitino i margini di discrezionalità delle prossime commissioni. L’incremento delle posizioni da bandire nel 2007, inoltre, consente anche di riequilibrare le opportunità offerte ai ricercatori e tecnologi afferenti ad aree scientifiche e settori tecnologici per i quali le graduatorie hanno prodotto un numero di idonei particolarmente basso o non ne hanno previsto nessuno. Sui criteri di ripartizione dei 172 posti tra profili, livelli, aree scientifiche e settori tecnologici avranno luogo appositi momenti di confronto tra il Cnr e le organizzazioni sindacali. Analogo confronto avverrà in merito ai posti da coprire mediante scorrimento delle graduatorie.
Tali considerazioni, inserite nel quadro di un’intesa complessivamente valida, hanno consentito di modificare l’orientamento precedentemente espresso dal Coordinamento, accettando l’ipotesi di destinare interamente le risorse contrattuali allo scorrimento delle graduatorie.
Per quel che concerne il personale tecnico e amministrativo, il negoziato è stato pesantemente condizionato dalle ordinanze della magistratura avverso il bando per 593 progressioni di livello pubblicato nello scorso aprile. In particolare, allo scopo di salvaguardare le nuove procedure dal possibile scatenarsi di contenziosi, s’è reso necessario un esame approfondito delle implicazioni derivanti dal complesso delle norme contrattuali. Oltre alla riduzione dei requisiti per la partecipazione alle selezioni, infatti, il Ccnl prevede che gli stessi debbano essere posseduti al 1° gennaio dell’anno di riferimento. È inoltre previsto che, a decorrere dal biennio 2004-2005 le selezioni debbano avvenire con cadenza biennale. Così, nel ridurre le anzianità richieste per la partecipazione alle selezioni a quanto previsto dal nuovo contratto, è stato necessario anticipare dal 31 dicembre 2005 al 1° gennaio dello stesso anno la decorrenza inizialmente contemplata dal bando. Ciò anche per rispettare gli impegni assunti tra Cnr e INRIM a salvaguardia dei diritti dei dipendenti dell’ex Istituto di Metrologia «G. Colonnetti» confluiti ope legis nel nuovo ente dal 1° gennaio 2006. L’esigenza di corrispondere ai futuri vincitori un anno di arretrati in più rispetto a quanto preventivato all’atto della sigla dell’accordo sottoscritto da tutte le sigle sindacali nel dicembre 2005 ha avuto la conseguenza di determinare un incremento delle risorse da prevedere nell’esercizio 2007, rendendo di fatto impraticabile l’ipotesi di bandire ulteriori selezioni a valere su risorse dell’Ente. È stato così inevitabile ricorrere alle risorse stanziate dall’art. 5, c. 3 del Ccnl – II biennio economico, disponibili con decorrenza 1° gennaio 2006. Il numero di posti disponibili è risultato in tal modo limitato dalle vacanze in pianta organica alla stessa data, insufficienti ad assicurare opportunità adeguate al numero degli aventi titolo a partecipare alle selezioni.
La proposta di sottoscrivere le tre ipotesi d’intesa è stata approvata con due voti contrari ed un’astensione su un totale di 19 votanti.
Roma, 19 gennaio 2007