Seminario 14 novembre CON/CITTADINANZE – Insieme è meglio, anche a scuola

Home » Ricerca » Consorzi di ricerca: sottoscritto il Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) del personale del Consorzio EGO - Virgo di Pisa

Consorzi di ricerca: sottoscritto il Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) del personale del Consorzio EGO - Virgo di Pisa

Un contratto di lavoro poggiato sulla base normativa del CCNL della ricerca pubblica, che può fungere da modello per altri analoghi soggetti di natura privatistica che si occupano di ricerca.

19/12/2014
Decrease text size Increase  text size

Il 17 dicembre 2014 è stato siglato il Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) del personale del Consorzio EGO (European Gravitational Observatory) di Pisa: 44  articoli che, insieme al Contratto Collettivo Integrativo (CCI) in via di definizione e alle successive apposite sequenze contrattuali, regolamenteranno il  rapporto  di  lavoro in ogni suo aspetto.

La delegazione della CGIL (CdLT, FLC provinciale, FLC nazionale) e le RSU hanno posto la firma a valle dell’esito positivo della consultazione del personale, effettuata nel corso dell’assemblea del personale del 5 dicembre 2014.

Il contratto, con gli opportuni adattamenti all'ambito privatistico in cui si opera, poggia su una base normativa mutuata dal CCNL della ricerca  pubblica. Per tale ragione, lo stesso contratto potrà ragionevolmente fungere da modello per altre analoghe realtà italiane di natura privatistica che si occupano di ricerca o che forniscono servizi e supporto logistico alle attività di ricerca.

In  otto capitoli sono  state definiti: l’ambito di applicazione (campo  d'applicazione,  durata  e  decorrenza, tempi e procedure); i diritti e le tutele del lavoratore (malattia, infortuni, diritto allo studio, genitorialità, mensa); il rapporto di lavoro (costituzione, prova, orario di lavoro, ferie, permessi etc.); le norme disciplinari (doveri, codice disciplinare etc.); il sistema di relazioni sindacali (diritti  e  prerogative  sindacali, composizione delle delegazioni, articolazione delle contrattazione integrativa, etc.);  la classificazione e sviluppo professionale del personale (ordinamento, carriere etc.); il trattamento economico (struttura della retribuzione, risorse per il trattamento accessorio etc.); le norme transitorie e finali (primo inquadramento, norme finali e di rinvio).

Il Contratto Collettivo appena sottoscritto sostituisce un generico regolamento interno (c.d. staff rules), unilaterale e non concordato con alcuna organizzazione sindacale, restituendo ai lavoratori i legittimi spazi di negoziazione (le RSU sono state formalmente elette il 30 ottobre 2014) e alla contrattazione la giusta dignità e autonomia.

Un risultato, agli inizi affatto scontato, che premia la costanza, la serietà e la determinazione della CGIL nel voler ricondurre il management del Consorzio e i lavoratori che in esso vi operano nell’alveo delle norme correnti del diritto del lavoro, consentendo, da un lato, ai lavoratori di esercitare in tale ambito i propri diritti e le proprie rivendicazioni e, dall’altro, al Consorzio di affrontare le future impegnative sfide anche attraverso il nuovo sistema di relazioni sindacali, improntato su princìpi di trasparenza e, seppur nella distinzione dei ruoli, di comunanza di obiettivi.

Contestualmente alla firma del CCL si è aperta la negoziazione sul Contratto Collettivo Integrativo (CCI), elencando e descrivendo le voci del salario accessorio utili all’efficace funzionamento del Consorzio.

Le  materie non  dettagliate o ricomprese nei testi del CCL e del CCI (ad  es. attuazione delle norme in materia di prevenzione e sicurezza, servizi essenziali, organizzazione dei turni, telelavoro, missioni), saranno oggetto di apposite sequenze contrattuali opportunamente programmate.

Definito il contratto di lavoro ed avviate le procedure di prima applicazione, sarà cura della CGIL chiedere quanto prima una puntuale ricognizione del numero complessivo di addetti a diverso titolo impiegati nel Consorzio, al fine di valutare congiuntamente i futuri possibili sviluppi occupazionali, con particolare riguardo alla stabilizzazione del personale precario già in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato e atipico.