Contratto Enti Pubblici di Ricerca: prosegue la trattativa
Resoconto dell'incontro Aran - Sindacati.
Durante l’incontro odierno, l’Aran ha sommariamente illustrato alle OO.SS. un insieme di proposte concordate con i presidenti degli enti.
In particolare, sul modello ordinamentale e sullo sviluppo delle carriere, le proposte appaiono riduttive rispetto a quanto già previsto nel contratto vigente. Inoltre, esse appaiono di difficile attuazione a causa del taglio dei finanziamenti e, soprattutto, del reiterato blocco delle assunzioni (valido sino al 2008) previsti dalla legge finanziaria in fase di stesura.
Sul modello ordinamentale del personale ricercatore e tecnologo, la proposta prevede la possibilità di concorsi riservati al personale interno nella misura del 50% del totale dei posti da mettere a concorso per il secondo livello e del 20% per l’accesso al primo livello. Per le progressioni economiche, si prevede la possibilità di dimezzare il requisito di permanenza sul gradone per una quota massima del 10% annuo del personale, in base a criteri di merito, oggetto di confronto con le OO.SS.
E’ chiaro che tali misure non danno nessuna certezza alla soluzione dei problemi di carriera del personale in quanto completamente subordinate, da un lato alla programmazione triennale di fabbisogno e quindi alla discrezionalità degli Enti, e, nel secondo caso, alla disponibilità di risorse di bilancio. Si tratta non solo di una forzatura, peggiorativa dell’attuale articolo 64, ma anche di norme che inevitabilmente avranno l’effetto di mettere in conflitto il personale.
Analogamente, per il personale tecnico ed amministrativo è stato proposto per il 10% del personale il dimezzamento dei requisiti di anzianità per il passaggio di livello, e comunque, il loro accorciamento di un anno per tutto il personale. Valgono naturalmente i commenti già espressi sopra.
Per quanto riguarda le tabelle di equiparazione per il personale che confluisce nel comparto, l’Aran ha proposto di inserire nel CCNL criteri generali che prevedono il possesso del titolo di studio, la valutazione di compiti professionali, l’equivalenza del maturato economico con riassorbimento delle eventuali eccedenze e, comunque, la prova concorsuale per l’accesso alla carriera di ricercatore e tecnologo.
Non è chiaro se tali criteri, che noi comunque riteniamo assolutamente inadeguati, vedranno una loro applicazione a livello di contrattazione integrativa, ovvero saranno maggiormente dettagliati nel testo contrattuale. Difficile, inoltre, considerare questa proposta come vera e propria tabella di equiparazione, anche in quanto, per il personale ricercatore e tecnologo, è subordinata a procedure concorsuali.
In relazione al precariato, non è stata accolta nessuna delle richieste avanzate nella nostra piattaforma. Sono stati prospettati contratti a tempo determinato di durata comunque quinquennale senza alcuna ipotesi di soluzioni che tengano conto del servizio prestato con rapporti di lavoro flessibile.
Mercoledì prossimo sarà consegnato un testo a sintesi di quanto oggi illustrato. La Cgil ha invitato caldamente l’Aran di riprendere un confronto con il comitato di settore per migliorare le proposte anticipate.
In base a quanto oggi avvenuto è del tutto evidente che tutte le iniziative di mobilitazione previste sono confermate.
Roma, 24 ottobre 2005