ENEA: stabilito contatto con il Ministero dello Sviluppo Economico
Un successo il presidio unitario durante il quale sono state consegnate le 1372 firme. Aperta l’interlocuzione con il Ministero sulle criticità da risolvere.
Le 1372 firme di lavoratori e lavoratrici, raccolte in tutti i centri ENEA, hanno fatto effetto. Un bel gruppo di circa 200 dipendenti in rappresentanza dei colleghi e provenienti da tutti i Centri Enea hanno fatto sentire la loro voce presentandosi nella mattinata del 27 novembre davanti al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per manifestare la situazione di disagio in cui versa l’ENEA, secondo ente pubblico di ricerca italiano.
I firmatari della petizione chiedevano al Ministro Patuanelli che una delegazione formata da rappresentanti delle quattro organizzazioni sindacali rappresentative nel Comparto IR potesse essere ricevuta, per poter spiegare con calma e attenzione le ragioni della protesta.
Alle ore 13 una delegazione è stata ricevuta dal Sottosegretario Gianpaolo Manzella, al quale ha consegnato le 1372 firme che poi sono state affidate al Ministro Patuanelli, non presente in quel momento al Ministero.
Il Sottosegretario ha voluto che ognuno dei componenti la delegazione esprimesse il proprio pensiero riguardo le tematiche oggetto della richiesta di incontro e si è preoccupato di annotarsi quanto ascoltato.
Le tematiche oggetto dell’interlocuzione si possono dividere in 6 macro argomenti:
- poca attenzione da parte dei vertici dell’Ente sulle attività tipiche di un Green New Deal che si aggiunge al finanziamento ordinario che non copre nemmeno gli stipendi
- svilimento dei servizi di supporto alle attività di ricerca quali quelli per le infrastrutture e la logistica. Tali comportamenti devono essere respinti con autorevolezza e non imposti con autorità
- rilievi effettuati dagli ispettori della RGS del MEF che dimostrano quanto poco incisiva sia la voce dei vertici dell’Ente nei confronti della PA
- riduzione del budget relativo alle future attività di ricerca anche a seguito del mutuo venticinquennale acceso da ENEA con la BEI per finanziare il progetto DTT di cui non si discute minimamente la fattibilità tecnico-scientifica ma di cui si denuncia la scarsa sostenibilità economico-finanziaria
- monocraticità delle azioni del vertice dell’Ente laddove il presidente racchiude in sé anche le funzioni di Direttore Generale, come già più volte richiamato dalla Corte dei Conti e dallo stesso MISE ed in contrasto con le norme di legge
- timidezza dei vertici dell’ente nella proposta di Piano Triennale di Attività da presentare allo stesso MISE per quanto riguarda la facoltà assunzionale che renderà il numero delle future assunzioni inferiore a quello dei quiescenti.
Resta comunque inevaso il problema della difficoltà ad avere corrette relazioni sindacali con i vertici dell’Ente.
Dopo aver ascoltato le ragioni della protesta ed aver interloquito più volte, il Sottosegretario Manzella si è impegnato ad aprire un tavolo di interlocuzione MISE - Sindacati sulla questione ENEA.
Bisognerà comunque vigilare con massima cura e di volta in volta, se del caso, ripresentarsi con richieste di incontro con appuntamento anche per poter meglio esplicitare eventuali punti non ben chiarificati.