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Finalmente aria nuova all’APAT

Prima riunione tra i sindacati CGIL, CISL, UIL e ANPRI e il nuovo direttore generale dell’APAT. Comunicato del Comitato degli iscritti FLC Cgil

04/08/2006
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Comunicato del Comitato degli iscritti FLC Cgil APAT

Si è tenuta mercoledì 2 agosto presso la sede di Via Curtatone la prima riunione tra i sindacati CGIL, CISL, UIL e ANPRI e il nuovo direttore generale dell’APAT, avv. G. Viglione. La riunione è avvenuta alla presenza di una folta rappresentanza di lavoratori.

Nel suo discorso introduttivo, il DG ha espresso le linee fondamentali del suo impegno in APAT:

  • favorire il riassetto istituzionale e organizzativo dell’APAT, attraverso interventi legislativi volti a restituire autonomia all’Ente, eliminare la direzione monocratica e istituire un consiglio di amministrazione che veda al suo interno anche la presenza di rappresentanti delle Regioni;

  • ripristinare un corretto rapporto di collaborazione con le OO.SS., nella forte convinzione dell’importanza del loro contributo nell’affrontare e risolvere i grandi ed i piccoli problemi dell’APAT, per rilanciare l’Agenzia e restituirle efficienza e visibilità;

  • unificare i contratti di lavoro, la cui pluralità costituisce un ostacolo per l’Agenzia, considerando priorità assoluta l’inquadramento del personale ex-DSTN che deve trovare soluzione in tempi brevi, destinando a tale fine le risorse economiche necessarie: l’obiettivo è arrivare entro il 10 di settembre ad una proposta condivisa direzione-sindacati. Inoltre ha assicurato che verificherà la posizione assunta dalla precedente gestione rispetto alla sentenza del Giudice del Lavoro sul riconoscimento dell’Art.18;

  • razionalizzare l’utilizzo del lavoro “precario”, attraverso criteri che consentano maggiore trasparenza e rispondenza alle esigenze programmatiche e di lavoro dell’Agenzia con la priorità del rinnovo dei T.D. e della rapida e completa copertura delle 296 posizioni messe a concorso attraverso lo scorrimento della graduatoria degli idonei.

La FLC Cgil esprime apprezzamento per quanto dichiarato dal DG e per l’inequivocabile segnale di inversione di rotta rispetto alla precedente gestione caratterizzata da scarsa trasparenza che ci consegna, oggi, un'Agenzia priva di autonomia, nella quale, in assenza di piani programmatici credibili, le caratteristiche burocratico-amministrative si sono sempre più imposte a svantaggio di quelle tecnico-scientifiche, regolata da uno Statuto imposto dalla politica ministeriale che ha amplificato le contraddizioni già largamente presenti sul piano legislativo.

Di qui la necessità di un riassetto istituzionale e organizzativo tale da consentire una reale autonomia all’APAT e una indispensabile distinzione tra le funzioni di indirizzo e gestione. Nel merito, abbiamo per tempo elaborato proposte, oggetto anche di una Conferenza Nazionale, per rilanciare l'APAT e il sistema dei controlli ambientali: proposte che disegnano un'Agenzia caratterizzata da una marcata autonomia tecnico-scientifica, non autoreferenziale, e rispondente ad esigenze e bisogni di interesse generale per il Paese nel quadro del sistema di agenzie ambientali.

Auspichiamo che la dichiarata volontà di collaborazione con le organizzazioni sindacali, dichiarazione della quale prendiamo atto con forte soddisfazione, possa produrre in tempi rapidi la concreta soluzione delle diverse problematiche che abbiamo segnalato, ad iniziare dalla priorità della unificazione contrattuale che deve partire dal riconoscimento dell’art.18 e dalle competenze economiche dovute al personale degli ex DSTN.
Inoltre, nel corso della riunione la FLC Cgil ha espresso l’esigenza che, a valle dell’operazione di inquadramento del personale degli ex DSTN, si apra immediatamente una fase di “riassestamento” di tutto il personale, giunto in APAT da percorsi diversi, attraverso un’operazione di perequazione, anche utilizzando tutti gli strumenti contrattuali previsti.

La proposta del DG di una prima riunione sull’inquadramento da tenersi il prossimo 8 agosto, primo segno tangibile della volontà di un impegno concreto rispetto ai tempi indicati, ha trovato il consenso della FLC Cgil, che ha proposto di partire dalla piattaforma unitaria delle OO.SS. dell’APAT, attualizzandola secondo quanto stabilito dall’art. 6 del vigente CCNL degli EPR.
A tal riguardo, non si può non esprimere una forte preoccupazione rispetto alle argomentazioni che sono state esplicitate durante la riunione dalla Segreteria nazionale della CISL-FIR che tendevano a minimizzare il valore del documento unitario prodotto in APAT e ponevano da subito problemi di rilevanza nazionale rispetto ad una presunta necessità di intreccio con i diversi processi di equiparazione contrattuale che devono avvenire in altri Enti di Ricerca: tali argomentazioni, se tradotte in una precisa posizione sindacale, rischiano di pregiudicare comunque il buon esito della trattativa e gli auspicabili tempi rapidi della sua attuazione.

Riguardo al lavoro precario, oltre a richiedere il mantenimento del livello occupazionale rinnovando i contratti in essere sulla base di un piano programmatico, la FLC Cgil ha ribadito l’esigenza che i contratti T.D. vincitori di concorso vengano rinnovati per i prossimi 2 anni, che venga presto effettuata la copertura dei 296 posti messi a concorso e che si possa iniziare un progetto di stabilizzazione attraverso l’applicazione dell’art. 5 del CCNL EPR.

Infine, la FLC Cgil ha accolto favorevolmente la notizia, data dal DG in riunione, che la documentazione amministrativa relativa alle nomine delle posizioni dirigenziali in APAT, già oggetto di un esposto alla Corte dei Conti da parte della CGIL per sospetta illegittimità, è stata inviata ai competenti organi di controllo per la verifica.

Allegato: documento FLC Cgil sulla situazione APAT

Roma, 4 agosto

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