Il punto sulla nomina del Presidente dell’ISS
Le Commissioni di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole alla nomina del prof. Gualtiero Ricciardi.
Nel cuore della pausa estiva, le Commissioni “Igiene e Sanità” del Senato e “Affari sociali” della Camera hanno espresso a larga maggioranza parere favorevole alla nomina del prof. Gualtiero Ricciardi, unico candidato proposto dal Ministro della Salute ed ex-Commissario dell’Istituto Superiore di Sanità, a Presidente dell’Ente. Nel frattempo, tutto tace in merito alle nomine degli altri organi previsti dallo Statuto (Consiglio di amministrazione, Comitato scientifico, Collegio dei revisori dei conti) e dalla legge (Comitato Unico di Garanzia) a tutela di una gestione trasparente e democratica dell’ISS e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Suscita particolare perplessità la scelta di prendere in considerazione un unico candidato, in forte contrasto con la procedura seguita precedentemente, con l’esclusione di fatto di altre personalità della comunità scientifica che potevano essere considerate per la Presidenza dell’ISS e una rilettura in senso restrittivo del dettato dell’art. 4 dello Statuto che prevede che il Presidente sia “scelto tra personalità appartenenti alla comunità scientifica, dotato di alta e riconosciuta professionalità documentata attraverso la presentazione di curricula, in materia di ricerca e sperimentazione nei settori di attività dell'Istituto medesimo”. Inoltre si sottolinea come, in sede di discussione, siano state sollevate obiezioni relative sia all’incompatibilità tra i ruoli di Commissario e futuro Presidente dell’Ente, sia alla possibilità di conflitti d’interesse relativi ai rapporti con case farmaceutiche e simili che hanno finanziato alcune iniziative in cui Ricciardi è coinvolto. Infine è stato sollevato il problema della sovrapposizione tra l’incarico di Commissario dell’ISS e gli altri incarichi che Ricciardi ha continuato a svolgere nello stesso periodo, rilevando l’assenza della pubblicazione sul sito dell’ISS della dichiarazione dei redditi e dei compensi/rimborsi a carico della finanza pubblica, come previsto dalle norme sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione.
A fronte del persistere di una gravissima situazione di precariato che riguarda il 25% del personale dell’ISS, per la quale, in contrasto con quanto deciso per l’AIFA, non è stata proposta alcuna soluzione positiva, nonché dell’inammissibile ritardo con il quale l’Amministrazione dell’ISS intende dare seguito al pagamento delle fasce stipendiali per ricercatori e tecnologi, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, dovute per legge dal 1 gennaio 2015, appare chiaro che il “risanamento” delle finanze dell’ISS è opera di finanza creativa a danno dei lavoratori e delle lavoratrici.
Riteniamo indispensabile chiedere ancora una volta che si proceda immediatamente alla nomina degli organi previsti dalla Statuto e dalla legge e mantenere alto il livello di vigilanza sull’operato dei vertici dell’ISS.