INAIL: confermiamo il nostro giudizio positivo sul PAR 2025-2027 e sul piano del fabbisogno
Ora si adottino tutti gli strumenti perché gli obiettivi siano raggiunti in concreto entro il 2027 recuperando i gravi ritardi accumulati negli anni precedenti sul piano assunzionale e delle carriere.
Confermiamo il giudizio positivo sul PAR 2025-2027, perché finalmente ci si avvicina all’utilizzo pieno delle risorse rese disponibili, in sede di fabbisogno, calcolate secondo i parametri di cui all’art. 9 del D.lgs 2018/2016, ovvero fino al limite dell’80% delle entrate complessive determinate dalla media dell’ultimo triennio, che sono pari a 119 milioni di € per cui si potrà assumere entro il limite massimo di spese per il personale di 95,2 mln di € (112x80:100). Entro questo limite delle risorse, nel PdF si prevede il mantenimento di un vuoto di circa 2 mln di €, che, come FLC CGIL, abbiamo proposto di “rosicchiare” per incrementare di qualche decina di unità il profilo di CTER, che invece l’amministrazione ritiene di dover mantenere come disponibilità per la possibilità di attivare borse di studio e/o altre collaborazioni di ricerca.
Il vero problema sarà come rendere stringenti i numeri previsti, perché, se analizziamo il precedente PAR del 2022-2024, si può notare che rispetto agli obiettivi fissati di un complessivo di risorse al 1° gennaio 2025 di 1306 addetti al settore ricerca fra tutti i profili, compresi i dirigenti amministrativi, in realtà la forza prevista sarà di 909 addetti. Quindi con un – 399 rispetto all’obiettivo. Per questo auspichiamo che per il PAR 2025-2027 si creino le condizioni per il miglior raggiungimento degli obiettivi e che gli addetti alla ricerca possano recuperare la forte diminuzione avvenuta in questi ultimi anni, per potenziare l’attività di certificazione nel territorio e l’attività di ricerca complessiva. Sarà nostra cura andare in sede di aggiornamento del PAR, nel corso del 2025, alla verifica dello scostamento rispetto agli obiettivi fissati e alla possibilità di aggiustare i numeri in maniera più favorevole al settore ricerca. Sullo sviluppo delle carriere sarà fondamentale garantire le corrette applicazioni contrattuali nei tempi previsti per dare attuazione piena a quanto proposto.
Sulle nuove procedure artt. 53 e 54 che l’amministrazione si era impegnata a far partire entro il 2024, raccolta la disponibilità ad aprire il confronto sui criteri, è stato affrontato un primo ragionamento sul criterio di valutazione per evitare che si replichino le distorsioni nell’applicazione rispetto a quanto previsto dal CCNL, come è accaduto per le procedure in corso. Un tema che richiede un’attenta valutazione sul piano dell’individuazione della responsabilità ma anche su quello dell’omogeneità di applicazione del criterio.
Abbiamo, inoltre, sollecitato l’amministrazione ad espletare nuove procedure art. 15.
Rimane ancora aperta la questione sull’utilizzo dei fondi agli Enti no MUR in attesa di indicazioni da parte dei ministeri.
Il prossimo incontro è previsto per gennaio.