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INAIL. Contratto integrativo di ente 2022: chieste 48 ore di ulteriori riflessioni per risolvere le nostre perplessità

La FLC CGIL contesta la mancata attuazione del protocollo d'intesa e l’errata allocazione delle risorse per le indennità di responsabilità.

15/03/2024
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Si è svolta ieri la riunione di delegazione alla presenza del Commissario straordinario per la sottoscrizione del Contratto Integrativo di Ente (CIE) 2022, tornato con alcune correzioni da parte dei ministeri vigilanti a seguito della loro asseverazione. È questa la fase in cui il CIE 2022 da Ipotesi di Accordo dopo la firma di ottobre scorso, diventa ACCORDO con la sua sottoscrizione finale.

In fase di stipula dell’Ipotesi di accordo le Organizzazioni Sindacali pretesero ed ottennero la scrittura di una Dichiarazione Congiunta con la delegazione di parte pubblica, per sbloccare lo stallo in cui si era impantanata la trattativa. Le sigle sindacali lamentavano scarse relazioni sindacali e ritardi atavici sulle applicazioni contrattuali (trattazione di un CIE ampiamente scaduto, procedure di valorizzazione professionale del personale tecnico e amministrativo di cui si era/è persa memoria dall’ultima applicazione, ecc…) e pretesero che la firma del CIE avvenisse con un’assunzione di responsabilità dell’amministrazione per una nuova stagione di proficue relazioni sindacali e di applicazioni contrattuali da troppo tempo ferme: fu così che si decise di accompagnare la firma dell’ipotesi di CIE 2022 con una nota congiunta con la quale l’Amministrazione si impegnava, fra le altre cose, a dare corso alle applicazioni contrattuali di valorizzazione del personale per i livelli I-III e IV-VIII, oltre ad una diversa tempistica del rinnovo dei CIE. Impegni che però non hanno avuto seguito.

Un comportamento che ci lascia perplessi sul valore dei PROTOCOLLI D’INTESA che l’Amministrazione sottoscrive e una questione dirimente sul tema delle relazioni sindacali, su cui la FLC CGIL ha deciso di intervenire con uno specifico comunicato solo qualche giorno fa.

Per questo durante l’incontro abbiamo chiesto all’Amministrazione che prima di procedere con la nostra sottoscrizione desse un segnale della sua volontà di dare attuazione al Protocollo d’Intesa, almeno con una convocazione di un tavolo specifico sugli artt. 53 e 54, rimandando quindi prudenzialmente la nostra firma di 48 ore per verificare la volontà della Delegazione a dare corso ad una convocazione specifica. Abbiamo, inoltre, posto al tavolo la questione della corretta applicazione dell’art. 10 sugli incarichi di responsabilità, sotto il profilo della fonte di finanziamento, al fine di verificare che la sottoscrizione definitiva del CIE 2022 da parte della FLC CGIL non comportasse l’accettazione tombale dell’errore compiuto (anche da noi) nel 2021. Com’è noto l’errata fonte di finanziamento degli incarichi di responsabilità per CTER IV e funzionari IV e V, attualmente a carico del fondo del salario accessorio (260mila euro) invece che come previsto dal CCNL (art. 19) sul conto terzi, comporta il conseguente taglio del salario accessorio di tutto il personale e l’esclusione dei Ricercatori e Tecnologi.

Nella replica l’Amministrazione ha dichiarato che sta procedendo a raccogliere i dati per aprire il confronto sugli art. 53 e 54, una narrazione che sentiamo ripetere ormai da troppo tempo, mentre sugli incarichi di responsabilità si è dichiarata disponibile ad un approfondimento della questione posta dalla FLC CGIL per il futuro. Disponibilità che però non si è ancora concretizzata.

E sulla base di questa replica che la FLC CGIL ha confermato l’orientamento di una ulteriore pausa di riflessione di 48 ore in cui ci si aspetta che le perplessità espresse al tavolo possano essere nel frattempo chiarite.

Comunque l’incontro di ieri con il Commissario è stata anche l’occasione per affrontare alcune altre problematiche, in particolare sulle politiche assunzionali e di valorizzazione del personale dove abbiamo registrato positivamente  una rinnovata attenzione al tema del reclutamento delle figure centrali per le attività di ricerca e certificazione come l’imminente, almeno così dovrebbe essere, pubblicazione di concorsi pubblici per ricercatori e tecnologi e a seguire quello per gli CTER. Nello stesso tempo  abbiamo posto il tema  delle figure amministrative afferenti il CCNL Istruzione e Ricerca per le quali da anni l’amministrazione non bandisce concorsi pubblici, né tantomeno progressioni interne per la valorizzazione professionale. Ciò viene giustificato dall’amministrazione dalla massiccia presenza di figure amministrative del personale EPNE appartenente al comparto Funzioni Centrali, che sarebbero completamente fungibili con quelle di tipo amministrativo appartenenti al contratto istruzione e ricerca. Ragione per cui questo personale finisce per essere penalizzato, stante questa impostazione pregiudizievole da parte dell’Ente, nel diritto, al pari di tutti gli altri lavoratori Inail, ad avere uno sviluppo professionale come previsto dal contratto nazionale, del quale abbiamo convintamente richiamato l’applicazione. Un tema su cui è necessario aprire una riflessione.

Sui concorsi per ricercatori e tecnologi è stato comunicato che a breve saranno emanati i bandi pubblici per le assunzioni, che l’Ente si avvarrà delle procedure del Formez che non prevedono la prova selettiva, con una prova scritta, a quiz, e una prova orale. Per i ricercatori sono stati individuati “15 lotti” sulla base delle aree/materie scientifiche individuate. Per i tecnologi sono previsti due bandi distinti: uno per i laboratori DIT e uno a carattere regionale che sarà limitato alle Regioni del Centro - Nord sulla base delle effettive carenze e che prevede differenti tipologie di laurea. Su questi bandi ci riserviamo di fornire una valutazione più precisa quando saranno chiarite le procedure, la numerosità e i profili per i quali saranno emanati i concorsi.

Aspettiamo nelle prossime 48 ore segnali concreti da parte della Delegazione Trattante per poter apporre la nostra firma al CIE 2022. Non siamo disfattisti e non intendiamo vanificare il lavoro di elaborazione che portiamo come sempre al tavolo delle trattative, per questo, anche in ragione dell’obiettivo della maggior consenso possibile che dovrebbe essere di massimo interesse per l’Amministrazione, come FLC CGIL abbiamo deciso di prenderci questa ulteriore pausa di riflessione. Attendiamo segnali concreti da parte dell’Amministrazione.

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