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INDIRE: Francesco Sinopoli scrive al ministro Bianchi e alla ministra Messa

L’assenza di una risoluzione insinua il timore che per l'istituto non ci sia un progetto

29/04/2022
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Lavoratori e lavoratrici di INDIRE chiedono da mesi una risoluzione netta alla gravissima crisi nella governance dell'ente e un progetto chiaro per l'ente di Ricerca. Lo sciopero assai partecipato dello scorso 28 Marzo (oltre il 33%) rappresenta una tappa significativa dello stato di agitazione.  Nonostante la volontà di arrivare a una risoluzione sia stata più volte rappresentata nelle varie interlocuzioni che si sono succedute, all'INDIRE nulla si è mosso. Eppure, le relazioni della Corte dei Conti e dei Revisori sulla gestione amministrativa, le dimissioni della nuova Presidente a pochi mesi dall'insediamento, le interrogazioni in Parlamento, confermano quanto il personale denuncia: è necessario un cambiamento autentico, una discontinuità risolutiva a tutti i livelli, poiché non è pensabile che coloro che hanno portato INDIRE a questa situazione possano essere parte del processo di rilancio dell’ente.

Il Segretario Generale di FLC CGIL Francesco Sinopoli ha pertanto scritto al Ministro Bianchi (MI) e alla Ministra Messa (MUR) la lettera riportata di seguito.
_______________________________________

Roma, 28 aprile 2022
Al Prof. Patrizio Bianchi
Ministro dellIstruzione
Alla Prof.ssa Maria Cristina Messa
Ministra Università e Ricerca

Oggetto: Richiesta intervento su governance INDIRE

On. Ministri,
nell’incontro con le Vostre delegazioni del 17 febbraio scorso, le OO.SS. segnalarono l’urgenza di intervenire sulla governance di INDIRE, ente vigilato dai Vostri dicasteri ed in quella sede è stata dichiarata la Vostra volontà di porre in essere una soluzione in tempi rapidi ai problemi evidenziati. Nel frattempo la situazione e le problematiche in INDIRE si sono ulteriormente aggravate ed altri elementi di criticità oggettiva si sono aggiunte: alle dimissioni della Presidente si sono sommate quelle di un membro del CDA (composto da presidente più 2 membri) che indiscutibilmente fa decadere l’organo; alla Relazione della Corte dei Conti per il 2019, pubblicata a gennaio, ha fatto seguito la relazione dei Revisori del 17 Marzo 2022: https://www.indire.it/wp-content/uploads/2017/05/Verbale-n.-85-Collegio-dei-Revisori-dei-Conti-del-17-marzo-2022.pdf.  Nelle scorse settimane le lavoratrici e i lavoratori di INDIRE hanno scioperato con grande partecipazione chiedendo che INDIRE sia curato alla radice dei suoi problemi. Gli effetti dei vigenti Statuto e Regolamento di Organizzazione, criticati fortemente dalle OO.SS., sono evidenti: una governance impossibile, una gestione confusa e poco trasparente, uno spreco di risorse pubbliche destinate a spese e consulenze ben oltre l’accettabile eccezione; oltre allo stallo in cui versano le trattative sindacali per le stabilizzazioni, per la valorizzazione del personale, per gli accordi necessari a sostenere individui e famiglie alle prese con una congiuntura complessa. La preoccupazione per la governance di INDIRE va oltre l’immediato: l’assenza di una risoluzione da parte delle Istituzioni vigilanti - nonostante le dimissioni intervenute negli organi apicali, nonostante le plurime manifestazioni del personale e le interlocuzioni sindacali, nonostante le continue richieste di chiarimenti poste dalle istituzioni competenti sulla pratica amministrativa - insinua il timore che per INDIRE non ci sia alcuna considerazione e progetto. Insinua l’impressione che non si stia pensando alla ricerca e all’innovazione educativa come priorità fondamentali in questa fase del Paese. Rafforza l’ipotesi che la crisi dell’ente sia sintomo di una crisi istituzionale che va ben oltre la contingenza e ben oltre le stesse pareti dell’Istituto, intoccabile negli squilibri e nei malfunzionamenti. Perché ogni insinuazione sia smentita, d’altronde, non restano che la chiarezza politica e il senso profondo della responsabilità nelle istituzioni: un richiamo ai valori costituzionali che devono orientare ogni diramazione e investimento della Repubblica a tutela e per lo sviluppo della democrazia.
Per quanto sopra esposto consideriamo improcrastinabile un vostro intervento perché su INDIRE si attivi un percorso di cambiamento autentico, una forte discontinuità con il passato a tutti i livelli, poiché non è pensabile che coloro che hanno portato a questa situazione possano essere parte del processo di rilancio dell’ente. Auspichiamo ad un percorso di rinnovamento finalmente condiviso con quelle lavoratrici e quei lavoratori che da mesi invocano discontinuità, programmazione e rispetto per una storia importante, tutta ancora da scrivere.
 

Con loccasione inviamo i nostri migliori saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Francesco Sinopoli

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