Sciopero INDIRE: adesione oltre il 33%
Dopo il 28 marzo, prosegue lo stato di mobilitazione del personale. Comunicato unitario FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (INDIRE) hanno partecipato in gran numero allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali confederali per il 28 marzo con presidi davanti le due sedi fiorentine dell’ente (alle 13.20 l’adesione era già al 33,78%).
Gli interventi del personale durante i presidi hanno evidenziato come negli ultimi 20 anni si sia gestito l’ente ripetendo sempre gli stessi errori: il precariato, l’assenza di valorizzazione, il sottoinquadramento, le innumerevoli e reiterate consulenze - che hanno messo a rischio finanche la qualità del lavoro in ERASMUS+ - sono i vizi consueti che impongono un freno alla maturazione di INDIRE come l’ente di ricerca di cui il Paese ha bisogno.
Le lavoratrici e i lavoratori hanno rivendicato il diritto di un intervento responsabile da parte delle istituzioni vigilanti. L’ente necessita di una governance che sia in grado di orientare ogni sforzo alla ricerca di soluzioni per il bene comune e quindi per il Paese. L’educazione e la formazione sono le risorse fondamentali per costruire una società coesa e inclusiva in grado di reagire alle sfide complesse della contemporaneità.
INDIRE deve cambiare: la strada è intrapresa, non si torna indietro.