INFN: firmata l’ipotesi di accordo per il salario accessorio 2015 per il personale IV-VIII
Dopo lunghe trattative il 15 aprile 2016 è stato trovato l’accordo sul contratto integrativo 2015 per tecnici e amministrativi.
Con l’aumento del fondo per il salario accessorio si riesce ad incrementare l’indennità di ente, tra le più basse del comparto. La sigla del CCI 2015 è stata raggiunta dopo che la FLC insieme alle altre sigle ha indetto e portato avanti lo stato di agitazione del personale. Insieme al CCI 2015, che avrà bisogno dei nulla osta da parte dei ministeri, si sottoscrivono definitivamente i CCI 2011-2014 che erogheranno che hanno permesso i passaggi orizzontali e faranno beneficiare il personale di arretrati per circa 500 euro.
Di seguito il comunicato
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Nella giornata di venerdì 15 aprile 2016 è stata firmata l’ipotesi di accordo per il salario accessorio 2015 per i tecnici e amministrativi. Contestualmente è stato firmato un verbale d’intesa in cui l’Ente e le OO.SS. si impegnano entra 30 gg. ad aprire le trattative per il salario accessorio dei ricercatori e tecnologi.
CCI 2015 IV-VIII
Le trattative per il salario accessorio 2015 dei tecnici e amministrativi avevano subito un blocco dovuto alla distanza tra la proposta dell’Ente e le richieste delle OO.SS. Ripercorrendo la storia di questa lunga trattativa: non si condivideva la distribuzione del fondo nelle varie voci, nonostante si fosse giunti ad un accordo sull’ammontare totale del fondo.
Fissato l’ammontare del fondo a 9,33 M€, la proposta dell’Ente era di destinare 6,06 M€ all’Indennità di Ente e 378 K€ alla produttività, mentre la richiesta delle OO.SS. era di destinare 6,45 M€ all’Indennità di Ente, riducendo altre voci tra cui la produttività.
La convergenza per firmare l’accordo è stata la seguente:
Indennità di ente | € 6.449.687, 81 |
Indennità di responsabilità | € 1.282.388,52 |
Straordinari | € 544.586,66 |
Risorse art. 53 | € 856.255,80 |
Indennità di posizione | € 3.98,73 |
Produttività | € 197.294,79 |
Totale fondo | € 9.333.312,31 |
Cosa significano queste cifre
- La cosa più importante, a nostro avviso, è la costituzione del fondo che passa da 7,91 M€ (2014) a 9,33 M€ (2015); si sono trovati i fondi per riconoscere al personale i meriti per gli obiettivi raggiunti dall’Ente, un personale che ha pagato in questi anni grandi sacrifici salariali dovuti alle leggi di stabilità. Si stabilizza un fondo che aveva subito grossi tagli negli anni passati, non più sufficiente a reggere l’organizzazione per portare avanti l’attività scientifica.
- Si riesce a diminuire la differenza dell’Indennità d’ente mensile pagata dall’INFN rispetto ad altri Enti di ricerca. Nei prossimi incontri, in attesa del nulla osta da parte dei Ministeri vigilanti, si dovrà definire la distribuzione dell’indennità d’ente mensile tra i vari livelli, che avrà carattere stabile. Pur non sanando in modo completo questa differenza tra gli enti di ricerca, è un buon passo avanti per equiparare i nostri tecnici e amministrativi con gli stessi degli altri enti di ricerca.
- Aumenta il fondo per la produttività (storicamente pagata a marzo) che nel 2014 aveva raggiunto il minimo di 6 K€, portandolo nel 2015 a 197 K€, di cui 100 K€ andranno a tutto il personale con modalità che per i prossimi anni si dovranno definire nelle prossime trattative e i restanti 97 K€ sono destinati ai responsabili dei servizi.
- Si riduce la quota destinata agli straordinari, che in questi anni hanno generato diverso malumore tra il personale, diviso tra chi preferisce utilizzare le ore eccedenti per la propria flessibilità oraria e chi preferisce il pagamento dello straordinario. Un obiettivo che vorremmo raggiungere sarà quello di organizzare meglio il lavoro per svincolare lo straordinario dall’attività ordinaria, permettendo al personale di utilizzare meglio le ore eccedenti per la propria flessibilità, necessaria per conciliare la vita privata con il lavoro.
Nel contratto firmato è previsto che entro il 2016 si rivedano le indennità di responsabilità e i criteri di attribuzione ed anche l’utilizzazione delle risorse derivanti dall’art 19 (fondi esterni). Sarà l’occasione per rivedere l’organizzazione del lavoro, condizione necessaria per trovare risorse e migliorare l’attività lavorativa.
Piano triennale
Nell’incontro di trattativa del 15 aprile era anche previsto che le OO.SS. venissero informate sul prossimo piano triennale (PTA) 2016-2018. I tempi stretti non hanno permesso una discussione approfondita del PTA, rimandando il confronto ad un altro incontro. Da parte della FLC CGIL è stato da subito richiesto che si prevedesse nel PTA una quota di posti per l’art 54. Le condizioni per poter fare dei passaggi di livello art 54 sono: posti disponibili e risorse economiche. Sarà necessario approfondire con l’INFN questo punto, perché abbiamo ribadito che il personale è dal 2009 che non ha più avuto l’opportunità per fare dei passaggi di livello. Pur rendendoci conto che la delega Madia per la riforma degli Enti (in previsione per la fine di agosto) potrebbe modificare le regole per le piante organiche, registriamo che la prima bozza uscita non lascia presagire automatici sblocchi per questo problema delle carriere dei tecnici e amministrativi. Pertanto è necessario che l’Ente faccia il massimo sforzo per mettere in pianta organica il maggior numero di posizioni su cui effettuare le selezioni per i passaggi art 54. Forniremo ulteriori considerazioni dopo che avremo avuto l’incontro con l’INFN.
Per il personale ricercatore e tecnologo, ci è stato anticipato che, a fronte dei posti da ricercatore extra pianta organica (73) derivanti dalla legge di stabilità, l’ente sta predisponendo un PTA che aumenti le posizioni da tecnologo per consentire di bandire posti per questa posizione. Anche questo dovrà essere approfondito per informare meglio il personale interessato.
Come scritto all’inizio del comunicato, contestualmente al CCI 2015 per tecnici e amministrativi si è firmato un verbale d’intesa tra le parti per avviare entro 30 giorni la trattativa per il personale ricercatore e tecnologo. Questo è un passaggio importante, perché andranno trovate risorse e modalità per riconoscere al personale I-III degli incentivi per i sempre maggiori impegni a reperire fondi esterni e portare avanti queste ricerche.
Con la firma del CCI 2015 possiamo come OO.SS. dare seguito alla sottoscrizione definitiva dei CCI 2011-2014, permettendo l’erogazione della produttività per quegli anni, che ci aspettiamo avvenga in tempi abbastanza rapidi.
Come FLC CGIL vogliamo ringraziare tutto il personale che in questi mesi si è impegnato durante lo stato di agitazione, che possiamo considerare concluso, dando massima disponibilità ad organizzare assemblee, produrre mozioni, riportando la nostra posizione nei consigli delle strutture, contribuendo a tenere viva la discussione per permettere una buona conclusione della trattativa.
Questo CCI 2015 (IV-VIII) andrà sottoposto ai revisori dei conti dell’INFN e inviato ai ministeri vigilanti (MEF, Funzione Pubblica e MIUR) per le autorizzazioni alla sottoscrizione definitiva. In questo lasso di tempo, che potrebbe richiedere diversi mesi, la FLC CGIL vaglierà questa ipotesi di intesa con i propri organismi statutari per avere mandato alla sottoscrizione definitiva e verranno organizzate delle assemblee nei posti di lavoro per illustrarlo al personale.
Roma, 18 aprile 2016
FLC CGIL