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INFN: progressioni di carriera, stabilizzazioni, anzianità pregresse e altro ancora

Il resoconto della contrattazione integrativa del 17 luglio e dell’incontro tecnico del 10 luglio 2020.

20/07/2020
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Il 17 luglio 2020 si è tenuta, in modalità da remoto, la riunione di contrattazione integrativa con all’ordine del giorno i seguenti punti:

  1. Informativa da Unità Crisi COVID-19
  2. Informativa Salario Accessorio 2017 I-III
  3. Nuovo Disciplinare Benefici Assistenziali
  4. Disciplinare Formazione
  5. Art. 15
  6. Anzianità pregresse
  7. Stabilizzazioni
  8. Mailing list
  9. VV. EE.

Prima di questo incontro si è tenuta una riunione tecnica sull’applicazione degli articoli 22, 53 e 54.

I bandi dovrebbero uscire a settembre di quest’anno.

Essendo trascorsi tanti anni dall’ultima applicazione degli articoli 53 e 54 la nostra posizione è che le procedure siano le più snelle possibili, oggettive e che tengono conto dell’anzianità di servizio.

Per quanto riguarda l’articolo 22 saranno banditi 11 posti per il profilo di Collaboratore di Amministrazione di VII livello professionale. e 65 posti per il profilo di Collaboratore Tecnico ER di VI livello professionale.

Per l’articolo 53 (attribuzione della prima, della seconda, della terza e della quarta posizione economica) la prima tranche riguarderà 302 posizioni e la decorrenza giuridica ed economica sarà fissata al 1.1.2020. Le progressioni sono finanziate dal contratto integrativo recentemente sottoscritto e relativo all’anno 2017.

Con il contratto integrativo del 2018, che cominceremo a discutere quanto prima, saranno finanziate le posizioni per tutto il restante personale avente diritto e che non rientrerà nella prima tranche. La decorrenza giuridica ed economica sarà fissata al 1.1.2021.

Per l’articolo 54 (progressione di livello nel profilo di inquadramento) saranno messi a bando 427 posti che dovrebbero saturare l’intera platea degli aventi diritto. Anche per queste progressioni la decorrenza giuridica ed economica prevista dal bando sarà quella del 1.1.2020.

A settembre avremo un'altra riunione tecnica, che, anche alla luce delle osservazioni che abbiamo formulato, dovrebbe portare poi alla promulgazione dei bandi nello stesso mese.

Riteniamo che si sia raggiunto un risultato molto importante, che premia la costanza dei lavoratori e del sindacato nel perseguire questo obiettivo, che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile.

Certo sarebbe stato preferibile avere, per l’articolo 53, un’unica procedura con decorrenza uguale per tutti e non sfalsata di un anno, ma questo obiettivo rischiava di far slittare per tutti la decorrenza al 2021, senza avere quindi alcun beneficio. È ovvio che se si dovessero creare le condizioni per avere per tutti la decorrenza al 2020 la prenderemo al volo.

Incontro di contrattazione del 17 luglio

Punto 1) Nel mese di giugno è cresciuta ancora un po' la percentuale di personale in servizio sul luogo di lavoro, in particolare nei 4 laboratori nazionali.

Si attendono le decisioni governative in merito al prolungamento della fase di emergenza. Resta credibile un prolungamento del lavoro agile almeno fino ad ottobre. L’Ente comunque nei prossimi giorni, auspichiamo il prima possibile, fornirà al personale indicazioni operative.

Alla luce del lavoro agile sperimentato in questo periodo, ancorché ovviamente si tratta di un “lavoro agile anomalo, ed anche in relazione all’utile e importante questionario promosso dalle RSU che ha coinvolto la metà del personale INFN, l’Ente ha condiviso la necessità di aggiornare il relativo disciplinare su cui avevamo espresso forti perplessità.

Punto 2) L’Amministrazione ha presentato ai Revisori dei Conti una memoria in cui si motiva la correttezza del CCNI 2017 per ricercatori e tecnologi, chiedendone il nulla osta. Entro questo mese si avrà quindi l’esito di questa vicenda che per noi deve concludersi con l’approvazione del testo sottoscritto a gennaio.

Punto 3) Raggiunta l’intesa sul disciplinare per la concessione di benefici di natura assistenziale e sociale, che recepisce in larga parte le osservazioni sindacali. Il testo verrà sottoscritto ufficialmente a settembre.

Punto 4) La delegazione di parte pubblica ha illustrato un’ipotesi di disciplinare della formazione che è alimentata da un fondo di circa 1.100.000 euro.

Tra le osservazioni avanzate dalla FLC CGIL al testo da sottolineare la richiesta di garantire la formazione a tutto il personale superando gli ostacoli che ancora oggi non consentono a tutti e a tutte di partecipare. La formazione non è un premio, ma un diritto!

Rivendicato anche un maggior coinvolgimento del sindacato e delle Rsu nella predisposizione dei piani formativi.

Punto 5) L’Ente intende aggiornare il disciplinare dei concorsi aggiungendo uno specifico articolo che riguarda l’introduzione della normativa generale per rendere applicabili le progressioni previste dall’articolo 15 del CCNL 2002-2005.

È un risultato davvero molto positivo quello che, dopo le tante pressioni da noi esercitate, finalmente si dia corso alle procedure selettive all’interno dei profili dei ricercatori/tecnologi. Del resto la sentenza della Corte di Cassazione aveva tolto alle dirigenze degli enti di ricerca ogni alibi a mantenere bloccate le progressioni interne.

A settembre, con molta probabilità, potranno essere quindi emessi i bandi relativi.

Prima dell’emanazione dei bandi sarà avviato il confronto con le organizzazioni sindacali perché è evidente che la predisposizione non è neutra rispetto all’applicazione che se ne vuole dare, a partire dalla questione delle anzianità necessarie per partecipare.

Punto 6) La conciliazione stragiudiziale per il riconoscimento delle anzianità pregresse sta giungendo finalmente a conclusione, lasciando purtroppo ancora fuori qualche situazione che si sarebbe invece potuto sanare.

Sono state accolte 63 domande di conciliazione. Cinquanta dipendenti hanno individuato un delegato sindacale per la sottoscrizione a Roma della conciliazione stragiudiziale. Di questi 30 hanno scelto di farsi rappresentare dalla CGIL.

A breve l’Ente invierà una comunicazione agli interessati per le procedure da seguire.

Punto 7) Come accade ormai da tempo su questo unico punto le posizioni tra noi e l’Ente rimangono molto distanti. La stabilizzazione del personale precario resta per l’INFN un rospo da ingoiare, nonostante si sia utilizzato questo personale per anni, pagandolo di meno e con meno diritti.

Inaccettabile e immotivato il rinvio al 2021 delle 56 stabilizzazioni per i comma 1 misti cosiddetti prioritari, anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato.

A maggior ragione inaccettabile che non si voglia procedere con la stabilizzazione dei non prioritari e che non si voglia nemmeno ragionare sull’avviare le procedure selettive per i comma 2, peraltro a fronte di un consistente numero di posti e di risorse previsti dal decreto rilancio,

L’Ente sbaglia, si espone a rischi di natura legale ma anche a ripercussioni politiche, per una presa di posizione tutta ideologica e non supportata da evidenze normative nonché contraria all’interesse stesso dell’Ente. Su questo punto si deve continuare ad insistere per far cambiare all’INFN la sua posizione.

Unica nota positiva la disponibilità ad esaminare in sede tecnica l’esclusione di alcune delle domande presentate dal personale precario.

Punto 8) Risolte alcune questioni marginali ancora da precisare, saranno a breve rese disponibili per tutte le organizzazioni sindacali delle liste di distribuzione per inviare documenti e materiale sindacale a quei lavoratori che esprimeranno il proprio consenso a riceverle.

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