INFN: solo la CGIL e la CISL firmano i CCI 2009 e 2010
Strano e scorretto modo di procedere per la firma dei CCI 2009 e 2010. Uil e Anpri, pur avendo partecipato attivamente alla trattativa, quando è arrivato il momento di firmare gli accordi hanno lasciato solo una dichiarazione a verbale senza firmare.
CCI 2009 2010
Sottoscritte da parte di FLC CGIL e FIR Cisl le ipotesi di accordo per i Contratti integrativi del 2009 e del 2010. Questi contratti erano già stati siglati a novembre 2010, ma il Ministero dell’Economia e della Funzione Pubblica avevano prodotto delle osservazioni in merito sia all’utilizzo dei risparmi del part time, che secondo la finanziaria 2009 non possono più essere utilizzati nel fondo del contratto integrativo (circa 98 K€ per i due anni in questione), sia per quanto riguardava la distribuzione della produttività. La Funzione Pubblica, richiamando i principi ispiratori del D.Lgs 150/2009, pretende nelle osservazioni, che tale produttività non venga distribuita a pioggia, ma secondo dei criteri (nei comunicati precedenti già abbiamo detto che si trattava di poco più di 2 euro netti al mese per due anni).
Dopo diversi incontri di trattativa l’accordo raggiunto con l’INFN è che i 98 K€ da decurtare dal fondo del CCI, non vadano in economia all’ente ma si trovino delle forme per migliorare la qualità lavorativa del personale. La FLC ritiene opportuno impiegare questa somma affinché ogni sede, per mezzo delle RSU, stabilisca le priorità, per esempio per il trasporto pubblico o per gli asili nido (ma vi potrebbero essere anche altre esigenze). Nei prossimi incontri si dovrebbe arrivare a definire un accordo per rendere operativo l’utilizzo di questi soldi.
Per quanto riguarda i criteri per la distribuzione della produttività, la condizione che abbiamo posto è stata quella di non classificare i singoli dipendenti, ma vi fosse un giudizio globale della sezione o laboratorio rispetto a degli obbiettivi da raggiungere rispetto all’organizzazione del lavoro nelle attività di ricerca. In allegato trovate il piano dei risultati attesi per gli anni 2009 e 2010 con cui si è trovato l’accordo per firmare i CCI in questione e che dettagliano la procedura che la Giunta esecutiva dovrà adottare per distribuire la produttività per gli anni 2009 e 2010.
Una riflessione politica su questo accordo firmato solo dalla CGIL e dalla Cisl. La FLC CGIL negli ultimi tre anni ha messo in campo molte battaglie per contrastare, sia i tagli lineari dovuti alle finanziarie, sia il D.Lgs 150/09 detto legge Brunetta. Le conseguenze del combinato disposto di questi provvedimenti hanno prodotto: blocco delle assunzioni, aumento della precarietà e diminuzione delle prospettive lavorative per i precari, blocco delle retribuzioni per i prossimi anni, diminuzione dei fondi per la ricerca e per il personale, riduzione dei diritti dei lavoratori. A fronte di questo tsunami legislativo, l’unico sindacato che ha messo e continua a mettere in campo azioni di contrasto è la CGIL. Altri hanno preferito firmare tutto ciò che veniva sottoposto da parte del governo, accettando incontri segreti in cui la CGIL veniva esclusa: vere stampelle per il governo! Il primo atto è stato la firma del secondo biennio economico del CCNL. La CGIL non firmò perché, avendo ben chiare le prospettive che si andavano profilando, chiedeva che si aggiungessero risorse aggiuntive e certe per sopperire ai taglii. La CGIL venne allora liquidata (ma è meglio dire che vennero liquidati i lavoratori), con la promessa che successivi accordi avrebbero eliminato il taglio del 10% del salario accessorio. Si sono poi susseguite manovre finanziarie, Legge Brunetta e riforme degli enti di ricerca e dell’Università. CGIL a parte, tutti gli altri sono stati silenti. A febbraio senza la CGIL si è firmato un accordo separato sul pubblico impiego. Doveva essere la soluzione a tutti i problemi. Non è stato così. Tremonti non ha mai apposto la propria firma a quel documento, i pubblici dipendenti non hanno visto nessun beneficio e oggi nessuno parla più di quell’accordo.
All’INFN nel momento in cui si sarebbe dovuto apporre la firma ai CCI 2009 e 2010, due di quegli stessi sindacati non firmano, lasciando una dichiarazione a verbale, perché c’è il taglio del 10%. E’ chiara a tutti la grossa difficoltà in cui si trovano queste organizzazioni che, prima hanno accettato ogni singolo provvedimento e ora vorrebbero dire ai lavoratori che non è colpa loro. Siamo certi che i lavoratori hanno memoria lunga e sanno chi ha avuto un comportamento complice delle scelte del governo e chi le ha contrastate, come siamo certi che i lavoratori saranno ben coscienti quando andranno a votare sui luoghi di lavoro (RSU e quant’altro) su chi avrà operato e come.
In previsione anche della manovra economica estiva, che potrebbe contenere ulteriori tagli, la nostra firma a quest’accordo è stata messa. Noi oggi consideriamo più conveniente per i lavoratori porre la parola fine a questi CCI, aumentando e consolidando l’indennità d’ente mensile, portando a termine i concorsi per gli art. 53 e pagando le indennità per cui i dipendenti sono stati impegnati. Le scelte radicali sappiamo farle e le facciamo contestando i provvedimenti governativi e assumendoci le nostre responsabilità, non facendo i massimalisti sulla pelle dei lavoratori, facendo poi pagare il conto a loro.
Mutui, prestiti e sussidi
L’INFN ha informato le OO.SS. che sta chiedendo a varie banche quali convenzioni potrebbero offrire per permettere ai dipendenti di stipulare mutui a condizioni agevolate. Oramai sono anni che aspettiamo queste proposte, speriamo di mettere la parola fine e trovare delle condizioni che siano interessanti per i dipendenti.
Per i prestiti i sindacati hanno chiesto di verificare con una simulazione se, attraverso una gestione diversa del pagamento degli interessi, si riuscisse a reperire ulteriori risorse per aumentare il numero di prestiti da erogare.
Nulla di fatto per quanto riguarda le commissioni, la FLC è sempre dell’idea di proporre delle elezioni tra tutto il personale, ma da questo punto di vista non c’è la convergenza di tutte le organizzazioni sindacali.
CUG (comitato unico di garanzia)
Si è insediato il Cug, che sostituisce in un unico comitato le pari opportunità e il mobbing, sarà presieduto da Maria Rosaria Masullo. Le prime azioni di questo comitato sarà quella di esaminare la normativa che disciplina gli asili nido e predisporre delle proposte per il piano triennale di azioni positive per i dipendenti.
Regolamenti
L’INFN ha informato le OO.SS. che l’indice del regolamento del personale è quasi finito, appena sarà esaminato dalla giunta si procederà ad un confronto con i sindacati. Abbiamo ribadito la necessità di un confronto serio e serrato sul regolamento del personale, sarebbe inutile e controproducente per tutti i lavoratori se non si arrivasse ad un regolamento condiviso in tutti i suoi aspetti.
Precariato
La Flc ha ribadito la necessità di un incontro con il Presidente, così come chiesto congiuntamente con le altre organizzazioni attraverso una lettera, per discutere soprattutto dei contratti in scadenza a fine luglio. La richiesta fatta alla delegazione trattante è di prorogare i termini dei contratti in scadenza, non essendoci in questo momento nessuna alternativa alla collocazione del personale precario. Sarà necessario discutere con l’ente della distribuzione del personale, alla luce dei prossimi programmi scientifici in relazione al Piano Nazionale della Ricerca (PNR) in cui l’INFN è tra i maggiori enti che il Miur, almeno nelle intenzioni, intende finanziare. E’ opportuno specificare che il PNR per ora è solo un documento di intenti da parte del governo, esclusi i 19 M€ finanziati nel 2010 non vi è stato nessun altro finanziamento e ancora si aspetta la distribuzione del taglio del 7% operata dal ministero.
Trasferte all’estero
E’ stato emanato il decreto ministeriale per regolamentare le trasferte all’estero. E’ stato chiesto all’amministrazione di valutare attentamente le ricadute che potrebbe avere sulle trasferte di quest’ultimo anno, sarebbe inammissibile che i dipendenti si debbano trovare in una situazione tale per cui venga richiesto la restituzione di parte di trasferte già pagate. Le regole devono valere per il futuro e il personale deve essere sufficientemente informato sulle condizioni economiche con cui saranno calcolati il mandato e i rimborsi delle missioni, ivi incluso l’eventuale tassazione a cui saranno soggetti. E’ altresì impensabile che le sedi e/o l’amministrazione centrale si debbano ritrovare a ricalcolare le missioni già chiuse, con un aggravio di lavoro insostenibile per le amministrazioni già fortemente sottodimensionate rispetto al carico di lavoro.
Informazioni
Si è riscontrato un errore per i bandi ex art 8 (anticipo di fascia per ricercatori e tecnologi). Ci è stato assicurato che verranno riaperti i termini per presentare le domane.
Elezioni dei rappresentanti nazionali Ricercatori, Tecnologi, Tecnici e Amministrativi
Con grande piacere abbiamo accolto la decisione di Paolo Saracco (sezione di Genova) e di Antonio Silvestri (sezione di Bari) di candidarsi a rappresentare il personale, rispettivamente Ricercatore e Tecnologo, Tecnico-Amministrativo, in Consiglio direttivo. Per lunghi anni Saracco e Silvestri hanno collaborato con la nostra Organizzazione sindacale. Paolo Saracco è stato coordinatore del Comitato INFN per la FLC e Antonio Silvestri tutt’ora fa parte di questo Comitato, partecipando attivamente agli incontri di trattativa (ruolo che non verrà più ricoperto se venisse eletto rappresentante). L’esperienza maturata da Paolo e Antonio sicuramente permetterà loro di svolgere un egregio lavoro di rappresentanza in Direttivo qualora fossero eletti. Da parte della FLC i migliori auguri per questa nuova avventura.