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INFN, votazioni RSU: FLC CGIL primo sindacato con oltre il 46% di voti ottenuti

Dopo il successo elettorale ottenuto alla votazioni RSU, è indispensabile ripartire con la contrattazione. Le nostre proposte al tavolo di contrattazione. I sindacati ci sono.

16/03/2015
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Pubblichiamo di seguito il comunicato dell'INFN sul risultato delle elezioni RSU e mette al centro le proposte di contrattazione.

Comunicato

Le votazioni RSU dei giorni scorsi hanno confermato che la FLC CGIL è ampiamente il primo sindacato nell’INFN (oltre 46 %) e nel comparto degli Enti Pubblici di Ricerca (oltre il 37%). Riprenderemo una breve analisi alla fine del comunicato, ci preme ora capire cosa succederà nell’INFN dopo questo voto. Un voto che ha visto partecipare al voto i ¾ dei dipendenti.

Le nostre proposte:

Salario accessorio: I-III e IV-VIII. Fondi esterni
Dal 2015 riparte la contrattazione anche a livello economico (si veda il comunicato del 18 febbraio scorso e la circolare del MEF). All’INFN siamo fermi per i ricercatori e tecnologi al 2009 e per tecnici e amministrativi al 2010.

Chiediamo che a partire dal 2014 (il bilancio non è ancora chiuso) si crei un fondo alimentato dal 5% dei fondi esterni, pubblici e privati, che confluiscono all’INFN, da destinare ai contratti integrativi di ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi. Ciò è possibile grazie all’art. 19 del CCNL.

L’attivazione di questo fondo permetterebbe: a ricercatori e tecnologi, che concorrono nei bandi, di vedersi riconoscere un incentivo tangibile per l’importante reperimento di risorse necessarie a tutto l’ente; per i tecnici e amministrativi si tornerebbe a parlare di fondo incentivante. Ricordiamo, a mero titolo di esempio, che i tecnici sono utilizzati ampiamente per i progetti esterni e hanno il compito di portare a termine i lavori degli esperimenti ordinari, così come gli amministrativi sono gravati, oltre al lavoro ordinario, dell’onere di rendicontazione, in nessun modo riconosciuto.

E’ una richiesta presentata in modo unitario con le altre sigle, a cui l’Ente deve dare una risposta, fornendo chiaramente di quali cifre stiamo parlando e come vengono utilizzati questi fondi. Non accettiamo che si contrapponga il riconoscimento economico per i dipendenti ai contratti tempo determinato.

In merito ai contratti a tempo determinato, è giunto il momento che si faccia una verifica di come si stia sviluppando la politica di reclutamento nell’Ente. Abbiamo già denunciato il fatto che si stiano utilizzando i co.co.co. invece dei tempi determinati, in maniera esagerata e in controtendenza a tutti gli altri enti che trasformano i contratti co.co.co. (passati) in nuovi tempi determinati.

Art. 54
E’ necessario che l’Ente si attivi maggiormente presso i Ministeri per sbloccare la situazione. Siamo l’unico Ente a cui è stata approvato il piano triennale 2014-2016 con una bocciatura delle progressioni economiche per i tecnici e amministrativi. Segno questo che gli altri Enti di Ricerca stanno ancora interloquendo con i Ministeri per ottenere margini di manovra più ampi rispetto all’INFN.

Non possiamo accettare che dopo ben 6 anni l’INFN presenti una proposta di soli 6 posti per le progressioni. Questo stato di malcontento è stato anche ampiamente denunciato dai rappresentanti del personale nelle ultime riunioni nazionali.

Trasferte all’estero
Dopo che il Franco svizzero si è sganciato dalla parità con l’Euro, la FLC CGIL ha presentato una proposta chiara ed equilibrata per tutto il personale. Abbiamo proposto che le trasferte vengano tutte rimborsate a pie’ di lista e venga istituita un’indennità giornaliera (uguale per tutti). Quest’indennità giornaliera è possibile in attuazione del CCNL sia per i livelli I-III sia per IV-VIII, ed è già applicata per alcuni esperimenti presso i Laboratori Nazionali (ex obiettivi speciali).

E’ per noi necessario che le trasferte siano remunerate in modo trasparente, senza che il personale debba ricorrere ad acrobazie contabili per non rimetterci dei soldi. E’ altresì necessario che si faccia chiarezza su come vengono spesi i fondi di sussistenza agli apparati, destinati dagli esperimenti ai Centri di Ricerca internazionali e in special modo al Cern, deliberati mensilmente dal Direttivo.

RUP – ANAC
Abbiamo ricevuto da parte dei RUP molte segnalazioni in merito al fatto che entro il 16 marzo dovranno inviare all’Anac (agenzia anti corruzione) delle relazioni su acquisti effettuati nel passato.

Riteniamo che l’INFN abbia comunicato con grave ritardo la Nota Anac (datata 24 novembre 2014), avendo emesso la circolare per i RUP il 2 marzo scorso a soli quattordici giorni dalla scadenza.

Trattandosi di ammende non irrilevanti, l’Ente dovrà farsi carico di eventuali contestazioni da parte dell’ANAC, che si potranno verificare a causa dell’inspiegabile ritardo con cui l’INFN ha informato i RUP, non fornendo inoltre adeguato supporto amministrativo da parte della Dirigenza.

VOTAZIONI RSU
Le votazioni per le RSU sono avvenute in un quadro politico che non esageriamo a definire devastante. La contrattazione è ferma al 2009, i governi che si sono susseguiti in questi anni hanno avuto come bersaglio i tagli per tutta la pubblica amministrazione (Enti di Ricerca compresi) e il dipendente pubblico sembra essere il capro espiatorio della crisi economica (vedasi le finanziarie Tremonti, la riforme Brunetta, Gelmini e Fornero). Pur in questo panorama la FLC CGIL si è affermata alle elezioni RSU, confermandosi il primo sindacato.

All’INFN i voti ottenuti dalla FLC CGIL sono pari al 46,35 % (36 % nel comparto EPR), sono state elette 28 RSU su 60, i votanti sono stati il 73,4 % (73,03 % nel comparto EPR) degli aventi diritto. Indubbiamente un successo! Grazie a tutti coloro che hanno votato per la FLC CGIL.

Un GRAZIE particolare va a tutte le candidate e i candidati che hanno accettato di rappresentare il personale con la nostra lista, alle commissioni elettorali e agli scrutatori che hanno operato in modo impeccabile.

La FLC CGIL ha scelto di rinnovare molte RSU, pur sapendo che poteva essere rischioso non presentare i delegati storici; ha scelto di presentare in molte liste i precari presenti nell’Ente, sapendo che i diritti vanno rivendicati per tutti e che per farlo ci devono essere tutte le tipologie contrattuali. Ci siamo battuti prima del voto per permettere ai tempi determinati di partecipare e siamo stati coerenti presentando in lista candidati precari. Abbiamo ora il compito non facile di primo sindacato nell’Ente di mantenere gli impegni presi, così come l’Ente non può fare finta che i sindacati non esistano.

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