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INFS, ICRAM, APAT: incontro con il Ministro dell'Ambiente

Si è svolto ieri l'incontro richiesto dalla FLC Cgil con il Ministro Pecoraro Scanio per affrontare i problemi aperti negli Enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'Ambiente

18/04/2007
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Si è svolto martedì 17 aprile, su nostra richiesta, l’incontro tra la FLC Cgil ed il Ministro on. Pecorario Scanio, per affrontare i diversi problemi aperti negli Enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’Ambiente.
La delegazione della FLC Cgil era rappresentata dal segretario generale Enrico Panini, da Wolfango Pirelli della segreteria nazionale e da Angela Imperi, responsabile del Comitato degli Iscritti dell’APAT.
Panini in apertura ha illustrato le ragioni, alla base della richiesta dell’incontro ed i problemi esistenti all’INFS e all’ICRAM, così come denunciati dai Comitati degli Iscritti, e all’APAT.
Ha inizialmente sollevato una questione generale che riguarda la necessità di assumere il tema del precariato come una questione che coinvolge pienamente il ruolo del Ministero dell’Ambiente in relazione all’azione del Governo sul problema. Infatti, così come vanno individuate soluzioni Ente per Ente, com’è per l’APAT ente nel quale si è avviato un processo, c’è una emergenza che riguarda l’azione dell’intera compagine governativa e che deve portare ad un numero considerevole di stabilizzazioni, in tempi brevi, a partire dai tempi determinati coinvolgendo da subito i co.co.co e le altre tipologie di rapporto di lavoro.
Per tutti gli Enti, inoltre, è stata posta con forza la necessità di valorizzare il ruolo e l’apporto dei lavoratori, a partire da quello della comunità scientifica che in questi anni ha pagato incertezze, spoyl sistem ed una politica di sostanziale abbandono.

Si è poi passati all’illustrazione delle singole situazioni che riportiamo di seguito in modo sintetico.

INFS
E’ stato posto un tema che riguarda la missione dell’Ente sicuramente da sostenere con forza, anche con una presenza diretta del Ministro presso l’Istituto stesso, considerati gli attacchi in corso da diversi anni che si sono tradotti anche in azioni che hanno tentato di metterne in discussione la sopravvivenza stessa; sollecitata la necessità di accreditare le diverse annualità di bilancio non corrisposte per far fronte alla gravissima situazione economica; di porre sotto osservazione il funzionamento interno e di verificare gli organi di direzione sottoposti a contestazioni di merito ricostruendo l’autorevolezza degli organi di governo a partire da un rinnovato consiglio di amministrazione.

ICRAM
E’ stato richiesto di far uscire rapidamente l’Ente da una pesante condizione di incertezza con provvedimenti adeguati anche in considerazione della centralità che hanno le politiche di tutela del mare; si è posto il problema dei finanziamenti sia per quanto riguarda l’esistenza di cospicue risorse non utilizzabili per precisi vincoli di destinazione che oggi risultano però non più attuali sia sul versante del superamento del limite del 2% perché vanno rafforzati gli obiettivi e gli impegni strategici dell’ente, anche attraverso il superamento dei vincoli oggi esistenti, nel recupero e nell’utilizzo di risorse esterne.
Abbiamo colto l’occasione dell’incontro per preannunciare al Ministro l’intenzione degli iscritti alla FLC dell’Istituto di arrivare ad una grande iniziativa per rilanciare la missione dell’Ente ed i temi della difesa del mare.

APAT
Oltre al necessario completamento, in tempi definiti che noi auspichiamo siano i più brevi possibile, degli assetti istituzionali dell’ente, ora che seppur con grande ritardo è possibile uscire dalla situazione di commissariamento, preso atto dell’avvio positivo del confronto sulle questioni relative al precariato, va avviata rapidamente la fase di predisposizione del nuovo Statuto. A partire dalla convocazione dei Sindacati, già prevista per il 10 maggio p.v., i principali punti da affrontare sono, ad avviso della FLC, quelli relativi alla necessità di valorizzare fortemente il ruolo di ricerca dell’agenzia in coerenza con le finalità dello stesso; di acquisire una più forte autonomia dell’agenzia dal ministero rafforzando il ruolo terzo e multireferenziale dell’Agenzia; di valorizzare tutte le risorse professionali interne; di definire meglio e porre ordine alle diverse competenze sovrapposte da organismi diversi in materia di prevenzione ambientale.

Al termine dell’illustrazione dei diversi problemi per la soluzione degli stessi è stato chiesto al Ministro un preciso e puntuale intervento.
Sulle numerose questioni poste il Ministro ha dichiarato il proprio assenso circa le preoccupazioni espresse dalla FLC Cgil ed ha garantito l’intervento suo e del Ministero per la soluzione dei problemi condividendo buona parte delle proposte illustrate, su alcune delle quali ha annunciato l’intenzione di intervenire con rapidità, mentre su alcune altre si è riservato un approfondimento in tempi ristretti.
Non sono mancate nell’intervento del Ministro Pecoraio Scanio indicazioni circa iniziative già assunte dal Ministero dell’Ambiente come quelle relative all’accredito delle risorse spettanti all’INFS.
Infine, il Ministro ha condiviso la priorità di affrontare la grave situazione del precariato che coinvolge anche gli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’Ambiente.

Roma, 18 aprile 2007

Tag: apat, icram, infs