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ISPESL: orario di lavoro, accolte le nostre richieste per tutelare le specificità contrattuali

Chiesta la costituzione di un gruppo di lavoro per affrontare le criticità.

25/01/2012
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Nell’incontro tecnico avvenuto venerdì 20 gennaio sono state accolte le prime richieste presentate da FLC CGIL sulla nota relativa all’orario di lavoro del 3 gennaio scorso:

  1. Ricercatori/Tecnologi, non sono tenuti all’obbligo del rispetto della fascia obbligatoria di presenza
  2. servizio fuori sede, escluso l’obbligo di timbratura, prevista la sola comunicazione preventiva per il personale R/T e la richiesta di autorizzazione per il personale VIII-IV.

E’ iniziato quindi il confronto per estendere l’orario di servizio dalle 7,30 alle 20 e la flessibilità in entrata fino alle ore 10, senza alcuna richiesta di autorizzazione.

L’Amministrazione si è detta disponibile a riportare da subito l’orario di servizio fino alle 20 e la flessibilità in ingresso fino alle 9,30, come previsto finora per le strutture ex Ispesl centrali; si è invece riservata di verificare l’anticipo all’orario di servizio alle 7,30 e l’estensione della flessibilità in entrata fino alle ore 10.00.

E’ stato a questo punto fatto notare che il nostro contratto non prevede, per il personale IV – VIII, alcuna modulazione fissa giornaliera dell’orario, ma solo l’obbligo di effettuare 36 ore settimanali nel rispetto della fascia obbligatoria. L’uscita dal servizio prima del compimento delle 7 ore e 12 minuti non può quindi essere considerata “uscita in anticipo” e ove avvenga fuori della fascia obbligatoria di presenza (ad es. alle ore 14.30) non necessita di alcuna comunicazione scritta al dirigente.

Segnalate queste prime evidenti anomalie tra l’orario di lavoro come normato dal nostro contratto e dalle circolari Ispesl e le procedure previste nella nota del 3 gennaio, abbiamo fatto presente all’Amministrazione di avere accolto comunque in modo assai positivo l’arrivo dei nuovi dispositivi per la rilevazione delle presenze, per gli indubbi benefici che arriveranno dalla riconduzione della gestione del personale Ex-ISPESL in INAIL.
Consideriamo quindi tale nota completa e applicabile per l’avvio dal 1° febbraio del nuovo sistema di rilevazione delle presenze, finalmente integrato in INAIL.

Al contempo, ritieniamo che in questa fase iniziale, essendo mancata del tutto un’analisi esaustiva delle discrepanze tra il sistema vigente in INAIL, il contratto in vigore per il personale ex Ispesl e l’orario di lavoro in uso in Ispesl, analisi che una consultazione preventiva con le OO.SS. avrebbe di certo favorito, era quasi inevitavile l’attuale situazione di confusione e di disorientamento che si è verificata tra il personale.

Tale situazione di incertezza, come emerso anche al tavolo tecnico, è peraltro destinata inevitabilmente ad acuirsi, nelle prossime settimane, con l’avvio della fase operativa dell’integrazione del sistema delle presenze in INAIL, fino a quando tutti i punti di discussione e le criticità non saranno definiti nel dettaglio, nell’interesse dell’Amministrazione e dei lavoratori.

A tal fine, ferma restando la partenza senza alcun differimento del nuovo sistema di rilevazione delle presenze, abbiamo proposto, registrando su questo punto un assenso di massima da parte di alcune organizzazioni sindacali presenti, l’immediata costituzione da parte dell’Amministrazione INAIL di un “gruppo di lavoro” paritetico, composto da personale designato dalle organizzazioni sindacali e da funzionari dell’amministrazione competenti in materia.

Tale gruppo di lavoro potrebbe affrontare, con spirito collaborativo e senza ulteriori ritardi, le diverse criticità presenti e in via di emersione, fornendo all’Amministrazione, stavolta in modo definitivo, tutte le indicazioni utili per redigere una circolare dettagliata e completa sull’orario di lavoro e nuove procedure nel pieno rispetto del CCNQ del Comparto Ricerca.

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