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ISPRA: finalmente il Ministro dell'ambiente incontra i sindacati nazionali di categoria

Un incontro che preannuncia la nomina del nuovo Presidente e l'emanazione dello Statuto per dare finalmente una governance autorevole e definitiva all'ente.

20/11/2013
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Pubblichiamo di seguito il comunicato unitario FLC CGIL, CISL Ricerca e UIL RUA, diffuso dopo l'incontro con il Ministro Orlando.

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Finalmente dopo reiterate richieste d’incontro, il 18 novembre il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha ricevuto le organizzazioni nazionali di categoria.

La richiesta dell’incontro era nata dall’esigenza di illustrare le problematiche di ISPRA e dalla necessità di dare stabilità e certezza all’Istituto, attraverso un rafforzamento del suo ruolo, della sua autonomia e delle sue funzioni.

I sindacati hanno unitariamente illustrato le criticità che ancora provengono da un’operazione di accorpamento dei tre ex Enti (APAT, ICRAM e INFS) avvenuta 5 anni fa e non ancora completamente smaltita. Operazione politica all’epoca molto contestata, onerosa - contrariamente alle aspettative - e non ben riuscita, anche a causa dei numerosi Commissariamenti affidati a Prefetti.

Nel corso dell’incontro durato quasi due ore sono state illustrate le priorità del sindacato:

  • ISPRA deve essere confermato come Ente di ricerca e le sue attività far parte del prossimo Piano Nazionale della Ricerca,
  • una missione chiara e una governance autorevole e definitiva,
  • l’accelerazione per la nomina del Presidente,
  • l’emanazione di uno Statuto che attribuisca una maggiore autonomia rispetto al Ministero dell’Ambiente attraverso il mantenimento convinto del CCNL EPR.

Forte preoccupazione è stata espressa per le attività di ricerca che in questi anni hanno subito le maggiori penalizzazioni col rischio di vedere disperse professionalità e competenze anche in settori strategici. D’altra parte i diversi commissariamenti, le diverse norme di cui e’ stata destinataria ISPRA e la necessità di “costruire” un Ente hanno determinato un eccesso di burocrazia, così pure la mancanza di regolamentazione per le attività più propriamente di “ispezione” che hanno  generato  disagi e difficoltà tra il personale.

Il tema maggiormente dibattuto nel corso dell’incontro è stato il rapporto tra Ministero vigilante e ISPRA: dalla discussione è emersa chiaramente la problematicità del rapporto che necessita una migliore condivisione, anche di intenti.

Dunque “il ruolo e l’autonomia di ISPRA”, in quanto ente di ricerca, deve essere riconfermato anche attraverso il protagonismo del ruolo di ISPRA all’interno dei dispositivi legislativi attualmente in essere nel dibattito parlamentare e che riguardano la riforma del Sistema Nazionale delle Agenzie e del Servizio Meteorologico della Protezione Civile.

Il mantenimento del livello occupazionale, che passa attraverso la proroga dei TD in scadenza, è stato un altro dei temi per i quali le organizzazioni sindacali hanno chiesto un intervento del Ministero nei confronti di ISPRA che proprio il giorno prima aveva dichiarato di non voler prorogare i 19 TD che scadono il prossimo dicembre.

Raccogliamo segnali positivi dalla replica del Ministro che si è detto pronto sia a confrontarsi con le parti sociali che ad assumere decisioni che non possono essere disgiunte dalla riorganizzazione del suo Dicastero.

Di certo il Ministero dell’Ambiente in questi ultimi anni è stato molto indebolito e attaccato dai tagli finanziari e non è attualmente nelle condizioni di svolgere alcune delle sue funzioni, per carenza di risorse umane e finanziarie. Per questi motivi è stato costretto a chiedere “aiuto” a ISPRA. Abbiamo registrato una nota polemica da parte del Ministro rispetto alle azioni di contrasto messe in campo dal Sindacato in merito alla richiesta di trasferimento di personale interpretata troppo severamente. Ha poi informato che sta lavorando al “collegato ambientale” alla finanziaria per poter ampliare la parte organica del Ministero e, con l’incremento del finanziamento, poter procedere ad assunzioni/stabilizzazioni.

Forte il richiamo da parte del Ministro ad armonizzare i rapporti tra Ministero e ISPRA.

Il modello ISPRA è certamente un modello teoricamente molto interessante, pertanto è da difendere, perché coniuga le attività di ricerca e di controllo con quelle agenziali, ma rimarcando che la maggiore autonomia ed esclusività richiede anche maggiore disponibilità e flessibilità (è questo il messaggio che darà ai nuovi direttori… ?)

Il Ministro ha assicurato che il Presidente verrà nominato entro i termini di legge (primi di dicembre) e che sta lavorando per emanare prima possibile lo Statuto per dare forza e maggiore autonomia all’Istituto, anche in riferimento alle “nuove” funzioni di ufficiali di polizia giudiziaria.

Il ruolo di ISPRA, come “testa di coordinamento” delle ARPA/APPA nonché a capo di una filiera dei controlli, non può che rafforzare tutto il Sistema agenziale.

Il Ministro si è infine impegnato anche attraverso la presenza di due fra i neo nominati consiglieri di amministrazione a programmare nel breve periodo un prossimo incontro anche alla presenza del CdA al completo.

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