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ISPRA, le richieste della FLC CGIL al tavolo tecnico col Ministero dell'Ambiente

Le nostre proposte per uscire dall'emergenza.

13/01/2010
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La FLC CGIL ritiene inscindibile il rapporto tra le prospettive dell'ente e l'assunzione dei lavoratori precari, pertanto chiede che si definisca la missione dell'ISPRA e termini rapidamente la fase commissariale aprendo un confronto autentico su Statuto e Regolamento.

Come FLC CGIL abbiamo messo a disposizione le nostre proposte sulle quali siamo disponibili al confronto. La definizione della missione di ISPRA deve infatti essere preceduta da una discussione vera con la comunità scientifica degli enti che hanno dato origine ad una fusione affrettata e nata solo da "demagogiche" esigenze di razionalizzazione della spesa.

Per quanto riguarda il precariato la FLC CGIL ritiene che non esistano ostacoli di natura tecnica o giuridica alla proroga di tutti i contratti scaduti o in scadenza nei prossimi mesi e vanno rimossi gli ostacoli che fino ad oggi sono stati inutilmente posti.

Come non sussistono problemi per la prosecuzione degli assegni di ricerca e dei contratti di collaborazione anche su progetti diversi, valorizzando le specializzazioni del personale anche non laureato.

Sotto il profilo tecnico ricordiamo che la nuova disciplina dei contratti a termine, come riportato nell'ultimo parere del dipartimento della funzione pubblica, permette di derogare con un accordo sindacale i termini temporali, sia nel pubblico che nel privato.

Per quanto riguarda la sospensione dei 20 gg per i Tempi Determinati abbiamo da sempre contestato all'Amministrazione l'adozione di una procedura che è in contrasto con la ratio della nuova disciplina dei contratti a termine, confermata e ulteriormente chiarita nel citato parere del dipartimento funzione pubblica: su questo punto è necessario apportare le modifiche alla Circolare n. 25 oltre ad accelerarne le procedure.

La FLC CGIL chiede che si riporti il livello occupazionale all'atto della istituzione dell'ISPRA, che vedeva impegnati oltre 1600 lavoratori adottando un Piano di Assunzione triennale che parta dalla dotazione organica provvisoria e dalle risorse scaturite dal turn over da utilizzare per nuove assunzioni.

Da tempo chiediamo che vengano messi a disposizione i dati sul turn over, nonché sui contratti precari attivati e/o cessati fino ad oggi al fine di consentire una corretta definizione del piano triennale delle assunzioni.

Le procedure di stabilizzazione disposte dalla legge finanziaria 2007 e dalla legge finanziaria 2008 (queste ultime relative anche ai contratti di collaborazione) continuano ad essere uno strumento esigibile in quanto disposto da norme di legge mai abrogate. I lavoratori che hanno diritto alla stabilizzazione vantano pertanto un diritto soggettivo.

Alle procedure di stabilizzazione si aggiungono i concorsi con riserva e il riconoscimento di punteggi specifici per i precari, introdotti con l'articolo 17 del DL 78/2009 c.d. "anticirisi" , con relativa valutazione dell'anzianità di servizio nell'ente.

È necessario che l'istituto proceda a scorrere le graduatorie dei concorsi validi consentendo l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari interessati.

Per quanto riguarda i 200 contratti scaduti a vario titolo nel 2009, dei quali 179 terminati a giugno, risulta che solo 50 collaborazioni sono in via di riattivazione, altri rientreranno avendo sostenuto o sostenendo i concorsi in itinere, ma al momento non si è in grado di quantizzare il dato.

In questo senso possono essere utilizzate le risorse messe a disposizione dalla Regione e dalla Provincia per l'individuazione di progetti di ricerca a valere sul POR, sui Fondi Regionali e su convenzioni destinandole al reintegro dei contratti scaduti e all'attivazione di nuovi contratti a termine. Tali fondi tuttavia non essendo ancora quantificati e non concretamente disponibili prima della fine di febbraio necessitano di procedure di attivazione dei bandi per i quali l'ISPRA dovrà assicurare il tempestivo interessamento.

Come FLC CGIL chiediamo che vengano ricondotte tutte le tipologie contrattuali flessibili al contratto di lavoro subordinato a termine, con l'attivazione dei bandi col 60% riservato agli interni, prevedendo una progressiva trasformazione a tempo indeterminato attraverso l'applicazione dell'art. 5 del CCNL; in questo senso vanno utilizzati i fondi del 35%, dei progetti esterni, le risorse derivanti da conto terzi e l'overaid.

Condizione indispensabile per l'avvio di nuove fasi concorsuali è, infine, l'adozione di un regolamento per il reclutamento del personale che sia adeguato alle caratteristiche di un ente pubblico di ricerca e consenta la valorizzazione dei titoli e dell''anzianità di servizio indipendentemente dalle forme contrattuali.

In attesa di un piano condiviso di riorganizzazione, anche logistica, prevista dal decreto di istituzione dell'ISPRA, deve essere garantito il decoro e le migliori condizioni di lavoro in tutte le sedi. A tal proposito richiediamo in tempi brevi un confronto sulle ipotesi che l'Amm.ne intende avanzare, sia sulla riorganizzazione logistica delle sedi che degli uffici, nonché l'allocazione del personale essendo materia questa di contrattazione.

Roma, 13 gennaio 2010

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Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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