ISPRA, un passo in avanti ma non basta
Prime parziali soluzioni conseguenti alla mobilitazione di cui la FLC è stata parte attiva. È necessario proseguire con una iniziativa unitaria dei lavoratori.
Comunicato FLC CGIL ISPRA
Nel corso della riunione di ieri 14 dicembre 2009 tra le Organizzazioni sindacali e il Commissario dell'ISPRA si è fatto il punto rispetto alle scadenze fissate nella precedente riunione.
Ancora una volta non è stato possibile avere un quadro dettagliato ed esauriente della situazione del precariato in ISPRA ma l'amministrazione dopo le nostre ripetute richieste si è resa disponibile a consegnare i dati.
È indispensabile che l'ente si assuma la responsabilità di tutti i contratti in essere con una ricognizione dettagliata.
Se rispetto alle applicazioni contrattuali si rileva un fronte in evoluzione sia pure con i ritardi ingiustificati accumulati precedentemente, sul fronte del mantenimento dei livelli occupazionali (cioè il mantenimento in servizio dei lavoratori impegnati su attività istituzionali e di ricerca dell'Istituto e la predisposizione delle condizioni per un loro ingresso in pianta stabile) rileviamo soluzioni parziali non ancora pienamente soddisfacenti.
Le iniziative di mobilitazione che hanno visto la FLC CGIL sempre in primo piano a fianco dei lavoratori in lotta per i loro diritti hanno portato a prime parziali soluzioni.
Dei 150 contratti che, a diverso titolo, sono in scadenza il 31 dicembre p.v. verranno mantenuti in servizio tutti tranne 25, e cioè:
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10 assegni di ricerca per i quali l'amministrazione sostiene che sia esaurito il progetto e non ci siano i fondi;
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1 borsa di studio giunta al termine naturale
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14 collaborazioni la maggior parte delle quali sono attiva su progetto INDIGEST; anche se una parte di queste sono tra i partecipanti ai concorsi di CAM e FA.
A tale proposito è stato denunciato che il licenziamento dei ricercatori inseriti nel progetto Indigest provocherebbe la scomparsa di intere linee di ricerca strategiche nell'ex-ICRAM, e quindi nell'ISPRA, e la struttura commissariale si è impegnata a salvaguardarle nell'interesse prima dell'ente e poi dei lavoratori stessi.
Riguardo il contenuto della Circolare 24, che regolamentava l'attivazione dei contratti atipici, senza alcuna discussione e trattativa con le Organizzazioni sindacali, la struttura commissariale, nel prossimo incontro fissato per il giorno 21 dicembre, presenterà alcune modifiche e/o integrazioni che accoglierebbero le critiche avanzate dalle OO.SS. cercando di dare un'interpretazione diversa e meno restrittiva.
La struttura commissariale ha ribadito inoltre che i rinnovi dei contratti a TD saranno fatti "con soluzione di continuità": ciò è stato fortemente contestato dalla FLC CGIL in quanto incomprensibile e non motivato da nessuna normativa e/o legge che, al contrario, indica come "non necessario" lo stacco di almeno 20 giorni proposto dall'ISPRA.
Per i contratti a T.D. "sine die" l'Amministrazione ha desistito dall'intenzione di revocarli e, li mantiene in servizio in attesa del parere dell'Avvocatura generale dello Stato sulla soluzione da adottare. Si tratta ora di affermare il diritto alla stabilizzazione con gli strumenti previsti dalla legge o dal contratto collettivo.
Ciò rappresenta una novità rispetto alla precedente comunicazione sulla sorte dei sine die che prevedeva una risoluzione dei contratti al 31 dicembre 2009 ed una successiva attivazione di bandi per contratti co.co.co. a cui tali lavoratori avrebbero potuto partecipare.
Ovviamente tale ipotesi era stata subito dichiarata inaccettabile e inapplicabile proponendo in alternativa la stabilizzazione, consentita in quanto una legge dello stato, mai abrogata, lo consente.
Se il quesito all'Avvocatura dello Stato fosse stato inviato molti mesi prima di ora, evitando di perdere troppo tempo prezioso in fantasiose ipotesi di cambio di contratto dei lavoratoti sine die, probabilmente il caso sarebbe già stato risolto nel migliore dei modi ovvero con la stabilizzazione dei lavoratori.
Atteso che si sta finalmente concretizzando l'iter di assunzione per i colleghi appartenenti alle categorie protette e che stanno in fase di espletamento i concorsi banditi per diverse tipologie di attività per complessive 158 posizioni con l'intento di valorizzare correttamente l'esperienza maturata in ISPRA, la FLC CGIL ritiene indispensabile un'assunzione completa di responsabilità da parte della struttura Commissariale al fine di dare una prospettiva concreta di lavoro ai tanti lavoratori che hanno prestato la loro opera all'ISPRA per tanti anni,
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per un giusto riconoscimento della loro dignità e professionalità
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per mettere l'Istituto nelle condizioni di poter svolgere appieno le attività alle quali è chiamato nell'interesse generale del paese e dei cittadini italiani.
Per la FLC CGIL rimane comunque aperta la vertenza relativa ai 170 contratti di collaborazione scaduti fin dal giugno scorso, per i quali abbiamo chiesto un'accelerazione delle procedure di selezione comparativa e un confronto per utilizzare appieno tutti gli strumenti normativi e contrattuali per una loro definitiva immissione nei ruoli dell'ISPRA.
La FLC ritiene che esistano le condizioni per assicurare a tutti lavoratori la continuità occupazionale individuando le risorse necessarie per scongiurare i licenziamenti minacciati. È inaccettabile che si perda anche un solo posto di lavoro.
Non v'è dubbio che la situazione gestionale dell'ISPRA, con la ventilata proroga di altri 3 mesi del mandato commissariale resta fortemente critica per cui la FLC CGIL, sempre e fortemente impegnata in questi mesi per far compiere concreti passi avanti alle tante vertenze aperte nell'Istituto, ritiene indispensabile rilanciare la mobilitazione del personale nei riguardi anche del Ministero dell'Ambiente per l'apertura di un confronto vero sui fini istituzionali, sul ruolo e sullo Statuto.
Crediamo che anche continuando la gestione commissariale si debbano trovare le risposte alle domande dei lavoratori completando velocemente le applicazioni contrattuali e mantenendo in servizio tutti i lavoratori.
Inoltre è indispensabile avviare una programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato e determinato utilizzando tutti gli strumenti contrattuali e di legge che consentono di realizzare la stabilizzazione dei precari attualmente in servizio e la assunzione di quelli licenziati a giugno.
Roma, 16 dicembre 2009