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Istituto Superiore di Sanità: la salute e la prevenzione contro la strumentalizzazione dell’informazione

I lavoratori e le lavoratrici dell’ISS ingiustamente accusati da chi vuole distruggere la Sanità Pubblica.

28/05/2020
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Egregio Ministro Speranza,

La giornata del 27 maggio è iniziata con un attacco a una delle più importanti istituzioni di sanità pubblica del nostro Paese. Istituzione con ruolo centrale in quest’epoca di Coronavirus, che tutti stiamo vivendo e subendo. Questa volta, però, il bersaglio della polemica non sono state le dirigenze di nomina politica o i componenti del governo che gestiscono l’emergenza sanitaria, bensì i lavoratori e le lavoratrici dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Infatti, secondo l’accusa di due testate giornalistiche, un’onda anomala di assenteismo avrebbe colpito l’istituto.

In realtà, le due testate hanno attaccato l’ISS attraverso una lettura distorta e parziale delle informazioni che vengono pubblicate sul sito dell’Ente, nel rispetto della trasparenza. Il dato fornito dall’ISS, relativo al numero di lavoratori in presenza fisica nei suoi edifici è stato utilizzato per affermare che la nostra Istituzione ha un tasso medio di assenza del 25%. Il calcolo è sbagliato come una nota ufficiale dell’ISS del 27 maggio illustra bene. Molte persone che risultano assenti fisicamente negli edifici di un Ente di ricerca come l’ISS stanno svolgendo fuori sede le attività lavorative strettamente necessarie per le funzioni specifiche del nostro lavoro. Che cosa si dirà dell’assenteismo in ISS nella valutazione dei dati di presenza fisica relativi al periodo da metà marzo in poi? Il dato sul nostro personale di ricerca assente, caro Ministro, non è altro che il risultato del lockdown che ha comportato l’utilizzo quanto più ampio possibile del lavoro agile domiciliato, come previsto dalla decretazione d’urgenza degli ultimi mesi.

Questo tipo di comunicazione, in un periodo storico così particolare, può essere molto dannoso. In questa sede ci preme sottolineare che riteniamo necessario un suo intervento che allerti sul fatto che manipolare un’informazione e anche in modo grossolano, si configura come un’azione di basso profilo dal punto di vista giornalistico e senza onestà intellettuale, oltremodo dannosa perché ancora una volta, toglie fiducia verso il sistema dell’informazione ai cittadini.

Caro Ministro, negli ultimi mesi i lavoratori e le lavoratrici dell’ISS hanno lavorato alacremente, personale in prima linea che ha svolto la sua attività nei laboratori sette giorni su sette, personale in remoto che ha valutato le pratiche di certificazione dei dispositivi medici, personale che ha analizzato e valutato i dati che arrivavano da tutto il paese per produrre una serie di documenti strategici per la gestione dell’emergenza, pubblicazioni, linee-guida e infografiche per ogni problema sanitario che poteva essere correlato allo stesso Covid-19. Infine, tutto il personale, ha portato avanti il lavoro di routine (ricerca, controllo e formazione con la relativa gestione tecnico-amministrativa) nonostante l’allontanamento dalla sede fisica dell’ISS per rispettare le disposizioni imposte per il contenimento del contagio.

Il Coronavirus ci ha fatto rendere conto di quanto la Sanità Pubblica e le sue istituzioni siano un bene comune da difendere da chi non ha mai apprezzato una sanità universale e continua a combatterla, per questo egregio Ministro facciamo appello a lei, che ha sempre mostrato una grande sensibilità nel difendere il sistema pubblico di sanità del nostro Paese; le chiediamo di prendere una posizione netta di distanza da operazioni strumentali di manipolazione delle informazioni che colpiscono le istituzioni dello stato. L’ISS è un ente con un alto valore per la salute e il benessere dei cittadini, centrale per sua missione nella promozione della salute pubblica, andrebbe potenziato (e non denigrato!) attraverso un aumento importante del fondo destinato al funzionamento dell’Istituto che potrebbe trovare spazio direttamente del Decreto Rilancio, durante il suo percorso di conversione in legge.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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