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Per i precari dell'ISPRA "accanimento terapeutico"!

Sono 200 i lavoratori già a casa e altrettanti a rischio licenziamento entro l'anno.

03/07/2009
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FLC Cgil - CISL FIR - UILPA UR Afam
Comunicato

Il personale precario dell’ISPRA con contratto di collaborazione, licenziato di fatto, da ieri non può più accedere alle sedi ISPRA se non espressamente autorizzato dai Responsabili di struttura.
Su precise disposizioni il personale di vigilanza blocca l’ingresso degli ex collaboratori anche laddove facessero richiesta di andare presso le strutture aperte al pubblico (ad es. URP o biblioteca) o presso i colleghi, i quali da ora in poi non potranno più consentire l’accesso ai visitatori direttamente.

Gli ex collaboratori, che hanno lavorato fino all’ultimo giorno con l’illusione del rinnovo annunciato più volte dall’Amm.ne attraverso un dispositivo normativo proposto dal Ministro Prestigiacomo, si trovano ora senza nemmeno la possibilità di raggiungere la postazione per recuperare le proprie cose, con il numero telefonico interno cancellato dagli elenchi ISPRA a meno di 24 ore dalla scadenza contrattuale, cosa mai avvenuta in precedenza.

Ieri gli ex collaboratori insieme al personale strutturato hanno manifestato davanti alla sede di via Curtatone e sono intervenuti ad un corso organizzato da ISPRA per tutte le ARPA/APPA nell’auditorium per chiedere ai colleghi la solidarietà e il supporto alla loro vertenza, diffondendo l’informazione relativa alla grave situazione attuale.

Grande è stata la solidarietà dimostrata con la promessa di diffondere in tutte le sedi regionali il comunicato dei precari.

In questa situazione che vede 200 lavoratori già a casa e altrettanti a rischio entro l’anno, l’ISPRA, istituito da un anno con tutte le problematiche dei tre enti confluiti ancora aperte e in attesa di indirizzi politici/programmatici e dello Statuto, vede profilarsi anche gravi ripercussioni sulle attività e il funzionamento.

Roma, 3 luglio 2009

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