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CREA: avanti con le stabilizzazioni. Soluzione positiva anche per il personale in part time e per gli operai agricoli

Il comunicato della FLC CGIL sull'incontro del 17 luglio.

25/07/2018
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Come concordato il 17 luglio presso il CREA di Via Po ROMA si è svolto il previsto incontro tra OOSS e Amministrazione. Anche questa volta l’incontro è giunto dopo l’ennesima sollecitazione delle OOSS a seguito di un lungo periodo di intervallo dall’ultima convocazione che, ricordiamo, risale al 17 maggio e ha di fatto reso l’attuale OdG molto pesante.
Nell’ordine sono stati affrontati i seguenti punti. Il materiale documentale è stato consegnato contestualmente in forma cartacea, provvedendo all’invio della relativa documentazione in formato elettronico.

1 Piano triennale di fabbisogno del personale 2018-2020

La trasmissione e l’acquisizione delle eventuali osservazioni, valutazioni e suggerimenti di modifica/integrazione sul Piano triennale del fabbisogno del personale è parte integrante delle relazioni sindacali e già la modalità di trasmissione dello stesso, nonché la ristrettezza dei tempi imposti, di fatto denotano da parte dell’amministrazione uno scarso interesse ad acquisire un contributo più elaborato che al contrario potrebbe invece risultare utile. Nel dettaglio il Piano è stato esposto dal Presidente Parlato.
In primo luogo il Presidente ha confermato che il Cda del 25 luglio dovrebbe sancire la definitiva trasformazione di tutti i Contratti Part Time attualmente a tempo determinato, chiudendo così una vicenda che ha determinato non pochi danni al personale coinvolto senza peraltro chiarirne fino in fondo le motivazioni, rispetto ad una vicenda giudiziaria sulla quale l’amministrazione, questa volta non ha fornito aggiornamenti.
Usiamo il condizionale per ovvie ragioni, visti le precedenti dichiarazioni poi puntualmente smentite. Tuttavia, è evidente che, come segnalato da questa organizzazione, le stabilizzazione e/o comunque la sottoscrizione di nuovi contratti a tempo indeterminato, come previsto dalla legge, non potrà avvenire fino a che questa questione non risulta superata definitivamente.
Sul Piano delle risorse destinate a finanziare il Piano, il Presidente ha espresso chiaramente il suo approccio prudenziale rispetto al limite del 80%, ritenendo lo stesso oggetto di una probabile modifica a livello normativo da parte del nuovo Governo. In particolare quindi per garantire anche in prospettiva l’equilibrio di Bilancio del CREA la quantificazione delle risorse sul turn over sarà effettuata sul maturato economico graduando la percentuale di utilizzazione in funzione dell’incremento, sempre in prospettiva, del portafoglio progetti. Il calcolo ovviamente considera anche gli adeguamenti economici derivanti dal nuovo CCNL.
Nell’insieme la disponibilità finanziaria, già confermata dal Collegio dei Revisori dei Conti, per nuove assunzioni, oltre le procedure di stabilizzazioni, che semplicemente si sommano fino a regime al 2020, sono per il triennio 2018-2020 pari a circa 8 Mln di €, corrispondenti a circa 2.64 Mln di € su base annua.
Di questo importo disponibile, in base un approccio prudenziale, si intende impiegare circa il 55% pari a 4.5 Mln €.
Sul Piano finanziario, rispetto alla procedura di stabilizzazione, nell’anno 2018 si presume che saranno stabilizzate 437 unità di personale precario, rinviando agli anni successivi le restanti 105. Rispetto a questo secondo gruppo sottolineiamo come nel documento proposto, a pagina 13 punto 4.20 l’amministrazione dichiari
“….L’eventuale assunzione di tali unità (ndr il gruppo dei 105) sarà presa in considerazione in seguito alla riverifica dei vincoli di bilancio previsti dalla normativa (art. 9 D.Lgs. n. 2018/2016) ed in seguito ad un nuovo riscontro sulla disponibilità finanziaria a copertura delle predette assunzioni”.
Premesso, che sulla procedura di stabilizzazione abbiamo sempre riconosciuto ai vertici di questo ente la capacità su tutti i tavoli coinvolti di garantire un significativo impegno sul piano delle procedure e finanziario, questa espressione evidenzia, per cause esterne, una significativa incertezza di cui si prende atto.
Nel merito, già in queste ore, la scrivente OS è impegnata a dissolvere ogni ombra su questo punto e a far in modo che gli impegni assunti siano rispettati anche da chi oggi ha nuove responsabilità di Governo.
Quindi, senza perifrasi e giri di parole, siamo certi che si tratta di un approccio prudenziale, ma non per questo consentiremo che, anche solo una persona rimanga fuori da questo percorso rispetto al quale hanno abbondantemente maturato il diritto, così come il personale di cui alla 125/2013, oggetto del successivo punto 2.
In sostanza il Piano 2018-2020, finanziato con 4.5 Mln € si articola su:

  • Trasformazione Part Time in Full Time a decorrere da 1 ° settembre 2018.
    Circa 0.85 Mln di € a regime al 2020
  • Reclutamento e assunzioni a fronte del 50% personale stabilizzato di giovani ricercatori e tecnologi e personale amministrativo
    Circa 2.20 Mln di € a regime al 2020
  • Sviluppo professionale del personale in servizio
    Circa 1.47 Mln di € a regime al 2020 di cui 1.41 solo per l’area scientifica e appena 0.05 Mln € per tecnici ed amministrativi.

Sul punto trasformazioni PT a FT abbiamo detto.
Sul reclutamento l’amministrazione ha proposto 36 nuovi concorsi per ricercatori e tecnologi III° livello, 6 Funzionari amministrativi, 4 Tecnologi in area amministrativa, già interni e idonei nelle procedure relative per scorrimento.
In sostanza 36 in area scientifica, 10 in area amministrativa e 0 in area tecnica. Per l’area scientifica nel limite massimo del 50% il Presidente ritiene utilizzabili le graduatorie oggi attive, previa valutazione congiunta con i Direttori di Centro.
Su questo punto c’è sicuramente molta confusione e/o si cerca di non considerare il quadro generale che regola questi percorsi.
Le graduatorie attive, tutte, sono legittimamente utilizzabili, anzi obbligatoriamente, fino a che l’amministrazione non dimostra con atti concreti che gli idonei a quelle procedure non corrispondano in termini professionali alle esigenze specifiche.
Diversamente, si consegnerebbe questa fase al totale libero arbitrio delle diverse direzioni di Centro con approcci non oggettivi e scarsamente trasparenti, anche perché i nominativi degli idonei sono pubblici e per questo potenzialmente oggetto di possibili scelte discriminatorie se non adeguatamente motivate con atti formali e non occasionali, ma aderenti ad un reale modello di organizzazione.
L’ipotesi di annullare le attuali graduatorie, per modifica dell’assetto organizzativo, avanzata in questo senso per semplificare il quadro complessivo sarebbe un salto nel vuoto suscettibile di decine di ricorsi di cui certo non abbiamo bisogno.
Nel merito abbiamo espresso e sottolineato con forza, ottenendo il parere positivo del Presidente la necessità che lo scorrimento delle graduatorie attive dove risultano idonei già interni il cui passaggio costerebbe praticamente nulla non sia limitato all’area amministrativa, ma esteso a tutti i profili professionali anche nei Centri di Ricerca.
Rimane la perplessità di un ulteriore irrobustimento dell’area amministrativa, in assenza di una corposo, necessario e non più derogabile ampliamento della figura di C.Ter il cui ruolo nelle strutture di ricerca è essenziale e mai adeguatamente sottolineato nell’organizzazione del lavoro.
Sullo sviluppo professionale bene per l’area scientifica, anche se ancora da chiarire, per l’amministrazione, la questione della modalità di selezione. Pessimo il giudizio per l’area tecnica e amministrativa in cui le risorse risultano sufficienti per appena il 11% degli aventi diritto.
E’ evidente che questi strumenti, nella capienza del Fondo previsto dal nuovo contratto, non sono adeguati e quindi occorre attivare altri percorsi.
In premessa questa organizzazione ha comunque fatto presente al tavolo, come peraltro da oltre un anno ha evidenziato, che il processo di stabilizzazione impone anche un’attenzione STRAORDINARIA, anche sul personale di ruolo, per ragioni che presto appariranno più che evidenti.

2 Seconda fase della procedura di stabilizzazione

Come promesso in precedenti occasioni il Presidente sta valutando la possibilità procedurale e finanziaria di attivare una seconda fase per recuperare coloro che pur non rientrando nell’attuale procedura siano comunque sul piano sostanziale (vedi periodi medi di rapporto con l’ente di oltre 15 anni) in evidente condizione di precarietà prolungata nel tempo. In base ai dati resi disponibili dalle strutture parliamo di circa 45 OTD ai sensi della Madia e 16 ai sensi della 125/2013, con possibili sovrapposizioni da verificare. Su questo punto c’è un impegno seppur non vincolante del Presidente. La FLC ritiene che per tutte le professionalità, oltre quindi ai OTD, che al 2013 rispondevano ai requisiti della lettera b della 125/2013 è necessario e possibile trovare una soluzione equa che completi un lungo e faticoso percorso di stabilizzazione. anche se l’attuale Piano del Fabbisogno non prevede questa operazione, lo stesso come è consuetudine può essere modificato e adeguatamente ampliato.

3 Criteri ex art. 43, comma 2 lettera b) CCNL 7.10.1996

Questo punto si riferisce al personale tecnico e amministrativo per gli anni 2015-2016-2017 cui sono stati conferiti incarichi di responsabilità liquidati a carico del Fondo accessorio.
Premesso che dal 2015 parte il nuovo CREA, ma che solo da maggio 2017 la nuova organizzazione individua nuove posizioni di responsabilità è evidente che 2015-2016 e primo quadrimestre 2017 saranno liquidati sulla base dei precedenti riferimenti, mentre solo successivamente sono inserite le posizioni di responsabilità riferite al nuovo assetto. Per ogni anno sono stanziate risorse complessive pari a circa 50.000 € per un totale di 74 posizioni nel 2015, 65 nel 2016 e 50 nel 2017. Nel 2016 individuate 50 posizioni per segretari delle Commissioni di Concorso a tempo indeterminato.
Le posizioni di responsabilità si riferiscono anche alla amministrazione centrale e sono diversamente articolate per un totale di circa 12 posizioni per anno e riferibili a diverse attività.
Nell’insieme due osservazioni. Tutte le posizioni di responsabilità si riferiscono quasi esclusivamente all’area amministrativa per il 2015-2016. Nel 2017 scompaiono le posizioni di responsabile di azienda e responsabile di laboratorio.
Le ragioni sono diverse. In primis sia nel vecchio modello organizzativo che nel nuovo i Direttori procedono all’assegnazioni di tali posizioni fuori da uno schema coerente e prefissato dall’amministrazione Centrale, ad eccezione delle posizioni individuate dal Piano transitori e riferite ai Responsabili del Coordinamento amministrativo, contabilità, negoziale e patrimonio e certificazione sementi.
Su questo punto abbiamo da subito chiesto per il 2018 la puntuale ed espressa individuazione per ogni Centro, oltre alle figure citate, anche quelle dei tecnici responsabili di Azienda e Laboratorio, nonché anche la definizione di un nuovo quadro di incarichi che sia realmente aderente all’esigenze sia dei Centri che della amministrazione Centrale, non escludendo un incremento delle risorse.

4 Regolamento benefici socio assistenziali (testo definitivo)

Il nuovo Regolamento è stato in parte emendato, all’unanimità, eliminando la previsione del requisito minimo di spese superiore al 4% e inserendo la possibilità di recupere parte degli interessi per mutui ipotecari. Per l’anno di riferimento 2017 l’attuale Commissione risulta dimissionaria e l’amministrazione provvederà a breve, per chiudere la procedura a ottobre 2018 alla nomina della nuova commissione. Il nuovo Regolamento sarà applicato a partire dall’anno 2018 con il prossimo bando che uscirà nel 2019.

5 Criteri anno 2018 ex articolo 22 DPR 171/91

Pur venendo meno il limite di cumulo di incarichi nel limite massimo del 15% del tabellare e in presenza di risorse aggiuntive derivanti dal Bilancio dell’Ente i criteri di attribuzione di queste indennità riteniamo debbano essere rivisti. In particolare in riferimento al nuovo piano di Riorganizzazione.

6 Criteri trasferimento personale di sedi in chiusura

Per le sedi per le quali è prevista la chiusura o l’accorpamento si confermano i criteri già attuati in passato graduando dal trasferimento presso altra sede CREA a scelta del dipendente. Nel caso di Ricercatori e Tecnologi deve essere assicurata la coerenza con il proprio settore scientifico disciplinare di riferimento. Prevista, poi la mobilità, anche compensativa, con inquadramento presso altra amministrazione individuata e verificata la disponibilità dell’amministrazione ricevente. Possibile usufruire di un periodo di anni tre in posizione di comando o distacco al termine del quale, transitoria in via definitiva nei ruoli presso altra amministrazione o rientrare al CREA in sede preferibilmente presente entro i 50 Km dalla precedente sede di servizio. Solo per il personale scientifico la durata potrà eccedere i tre anni , purché in presenza di un interesse dell’Ente in attività di ricerca.

7 Informativa sul Piano triennale del Telelavoro

Consegnato il piano di telelavoro proposto dall’amministrazione. Da sottolineare che allo stato attuale, in base alle domande presentate, esistono ampi spazi per l’attivazione di nuove postazioni che in base al regolamento vigente debbono essere definite nel limite massimo del 10% del personale, non escluso quello a tempo determinato e in part time. Al 2018 sono state presentate 20 domande con distribuzione territoriale coerente in linea di massima con la distribuzione del personale in tutte le strutture CREA. La misura, qualora ne ricorrano le condizioni, può in parte migliorare i processi di trasferimento del personale di cui al punto precedente riducendo l’impatto soprattutto nei contesti più disagiati.

8 Aggiornamento circolare su orario di lavoro alla luce del nuovo CCNL

Consegnato un nuovo testo alle OOSS per verificare la coerenza con le nuove previsioni contrattuali. Tutte le OOSS hanno chiesto di esplicitare nella Circolare la modalità di conteggio delle ore di Missione che in base al nuovo CCNL ricomprendono anche le ore di viaggio.

9 Nomina RLS

L’amministrazione è orientata a nominare 1 RLS per ogni RSU, giustificando questa scelta come ineluttabilmente collegata alla mappatura RSU recentemente definita. Per la FLC CGIL questo meccanismo automatico mina la piena operatività degli RLS.
Infatti riteniamo che

  1. Solo un RLS che conosca direttamente la realtà di una situazione lavorativa può portare contributi utili al miglioramento delle condizioni di rischio ed al controllo di eventuali criticità;
  2. Un RLS che si trovi nella sede centrale di un Centro pluri-sede non può avere il polso concretamente delle situazioni periferiche che sono oggettivamente diverse.
  3. Un RLS che si trovi solo nella sede di un Centro, per poter essere efficace, deve comunque disporre di una rete, anche se informale, di referenti nelle strutture periferiche, referenti che comunque non sono RLS e non hanno né gli strumenti né la formazione per poter fare le funzioni dell’RLS, situazione che potrebbe generare facilmente disservizi e conflitti
  4. L’individuazione di RLS solo a livello della sede centrale porta di fatto o ad uno svuotamento totale del ruolo dell’RLS stesso o, in alternativa, se invece tale ruolo si vuole conservare e promuovere, ad una serie di problemi gestionali ed organizzativi di non poco conto.

La FLC a tal proposito in questa direzione aveva promosso la dimensione territoriale delle RSU che avrebbe agevolato di conseguenza una piena funzionalità anche degli RLS.
A questo punto l’unica soluzione anche economicamente percorribile è la individuazione di RLS per ogni struttura a seguito di indicazione del personale.

10 Informativa su erogazione Buoni Pasto

QUI Group non gestisce più ufficialmente il servizio a seguito della rescissione del contratto da parte di CONSIP. In attesa del nuovo affidamento l’amministrazione ne ha bloccato l’erogazione e acquisito il monitoraggio per capire la quantità di buoni ancora nella disponibilità del personale da sottoporre a cambio appena sarà individuato il nuovo fornitore.

11 Regolamento Missioni in Italia e all’Estero (testo definitivo)

Consegnato il testo definitivo con richiesta di formulare eventuali osservazioni

12 Regolamento Fondo Incentivante ex art. 113 D. L.vo. 50/2016 (testo definitivo)

Consegnato il testo definitivo con richiesta di formulare eventuali osservazioni

13 Mobilità, distacchi e trasferimenti.

Al 13 luglio è stata fornita una tabella aggiornata che riguarda 26 posizioni. La FLC ha osservato che esistono da oltre 12 anni alcuni dipendenti di altre amministrazione, ormai strutturalmente integrati nelle sedi di servizio, che necessariamente debbono essere inseriti nei ruoli CREA, come già più volte evidenziato dalla Funzione pubblica in base ad un evidente diritto di prelazione, prima di ogni altro trasferimento da altre amministrazioni presso il CREA.

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