Il Coordinamento nazionale precari FLC CGIL sostiene la mobilitazione dei precari ISTAT
Fervono le proteste per superare l’attuale fase di stallo.
In queste ore si sta giocando in Senato una partita che riguarda centinaia di precari degli enti pubblici di ricerca.
L’emendamento che sblocca le procedure concorsuali ai fini dell’ingresso in ruolo dei tantissimi precari dell’Istituto Nazionale di Statistica è fermo in Commissione Affari Costituzionali per problemi interni tra Governo e maggioranza.
Queste dinamiche interne alla politica stanno minando il destino di una fascia di lavoratori che sono stati e sono il cuore pulsante dell’Istituto, nonché la fetta delle migliori intelligenze e professionalità presenti nel settore pubblico.
L’autonomia e la libertà nel l’esercizio del proprio lavoro è stata fortemente condizionata dai contratti in scadenza, da procedure estenuanti di rinnovo e in queste ore appese al filo di un passaggio fondamentale.
Il Coordinamento Nazionale Precari della FLC CGIL sostiene e supporta la mobilitazione dei 350 precari dell’Istat in corso in queste ore; chiede inoltre con forza che nei prossimi incontri il Governo e la maggioranza che lo sostiene giungano all’obiettivo di una risoluzione piena di questa controversia.
La dimostrazione ulteriore della attuale mancanza di dialogo istituzionale è stata l’entrata di alcuni agenti delle forze dell’ordine nell’aula dell’assemblea sindacale, regolarmente indetta dalla FLC CGIL.
La FLC CGIL ha chiesto al governo Gentiloni e alla ministra Fedeli fin dall’insediamento dell’attuale esecutivo un intervento urgente, prevedendo già nel Milleproroghe norme che possano rispondere all’emergenza precariato, quali l’estensione dei termini dei concorsi speciali previsti dal DL 101/2013, il così detto Decreto D’Alia, e una valorizzazione delle norme contrattuali esistenti quali la tenure track contenuta nel Contratto della Ricerca, che consentirebbero agli enti pubblici di ricerca di utilizzare al meglio la nuova normativa prevista dal recente DLgs 218/2016.
Deve essere chiaro che gli emendamenti proposti da alcuni enti del comparto (ISTAT e ISS), attraverso una lunga interlocuzione con il governo, non possono essere rinviati ulteriormente, in attesa delle nuove norme che riguarderanno tutto il Pubblico Impiego, e anzi devono costituire un primo passo per il settore della ricerca.
Il Coordinamento Nazionale Precari FLC CGIL, in coerenza con le politiche che la FLC CGIL porta avanti da anni per superare il precariato, sarà impegnato in tutte le iniziative che i lavoratori intenderanno intraprendere per esprimere il loro dissenso nei confronti di questa irresponsabile fase di stallo.